Windows 10 non è ancora stato rilasciato ufficialmente ed è disponibile soltanto per gli iscritti al programma Windows Insider, ma Microsoft sta già pubblicando aggiornamenti per migliorarne sicurezza e funzionalità. Martedì 10 febbraio è stato Patch Tuesday, l’appuntamento mensile durante il quale l'azienda pubblica nuovi update per correggere vulnerabilità e migliorare i suoi prodotti. Tra le altre cose, Redmond ha rilasciato migliorie per i tablet Surface Rt e Pro 3.
Ma veniamo al nuovo sistema operativo. Le patch, rinominate con le sigle Kb3039066, Kb3044132, Kb3032359 e Kb890830, interverranno su Internet Explorer, su Flash Player e sullo Strumento di rimozione malware. Sono tutte scaricabili tramite Windows Update e possono essere installate anche su Windows 8, Windows 8.1 e Windows Server 2012.
Microsoft non ha ancora comunicato la data di rilascio ufficiale di Windows 10
Nello specifico, le vulnerabilità individuate nel browser di Redmond permetterebbero a un hacker di lanciare l’esecuzione di codice da remoto in caso l’utente visitasse pagine compromesse. In aggiunta, la patch copre vari problemi non legati alla sicurezza, come la lettura non corretta di file Mime Html o risultati incongruenti in JavaScript. In teoria, non si tratta di aggiornamenti epocali e la loro installazione non dovrebbe causare problemi di sorta. Ma è già successo in passato che alcune patch rilasciate da Microsoft causassero più guai di quanti si prefiggevano di risolvere. Ad esempio, il 10 febbraio scorso l’update rinominato Kb3001652 per lo strumento Visual Studio 2010 di Office Runtime, causò il blocco totale delle macchine di alcuni utenti.
Redmond non ha ancora comunicato la data ufficiale della “nascita” di Windows 10, ma sta comunque procedendo costantemente nell’opera di aggiornamento. È proprio di ieri la notizia, infatti, che Microsoft sta considerando di pubblicare le varie build del nuovo sistema operativo più velocemente rispetto a quanto previsto all’inizio. L'ipotesi ancora al vaglio è quella di creare un ulteriore “anello” per i tester desiderosi di mettere le mani il prima possibile sulle versioni di prova, anche qualora non stabili.