16/09/2014 di Redazione

Maturità digitale entro il 2019: sicuri di essere pronti?

Una ricerca rivela che il 71 per cento delle aziende europee crede di poter terminare il processo di trasformazione digitale entro i prossimi 5 anni. In realtà all'orizzonte ci sono molti ostacoli.

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Da una ricerca commissionata da Ricoh a Coleman Parkes emerge che la maggior parte dei dirigenti aziendali interpellati (71%) è certa di completare la propria trasformazione digitale entro cinque anni. Sembra però che i dirigenti aziendali siano in un certo modo troppo sicuri della capacità della propria organizzazione di raggiungere la maturità digitale e che gli ostacoli da superare siano ancora molti.

I dati evidenziano che la maturità digitale (che si realizza quando un'organizzazione utilizza strumenti avanzati e tecnologie per migliorare i risultati di business, sviluppa in maniera continua iniziative IT e gestisce i processi digitalmente) è una priorità per il 77% delle aziende presenti in Europa e nel Medio Oriente.

Tuttavia l'ottimismo diffuso è in forte contrasto con quanto emerso solo un anno fa, quando una ricerca rivelava che il 63% dei dirigenti aziendali riteneva che la propria organizzazione fosse tutt'altro che pronta ad affrontare la trasformazione digitale. Questo drastico cambiamento di percezione potrebbe essere dovuto da un lato ai rapidi ritmi del cambiamento tecnologico, dall'altro al riconoscimento dell'utilità della tecnologia e dei processi su di essa basati per migliorare i risultati a livello commerciale.

Nonostante i costi siano considerati l'ostacolo principale per il raggiungimento della maturità digitale, i dirigenti aziendali sono consapevoli del ritorno economico che ne conseguirebbe. Il 73% ritiene che il raggiungimento della maturità digitale porterebbe ad un aumento diretto dei profitti, mentre il 62% afferma che aumenterebbe l'attrattiva della loro organizzazione nei confronti di potenziali investitori e di nuovi eventuali proprietari.

Il 50% degli intervistati identifica tuttavia alcuni ostacoli che frenano il raggiungimento della maturità, in particolare in relazione alla capacità di modificare le modalità di lavoro dell'organizzazione, di allineare tecnologie, processi e modalità di lavoro e di raggiungere l'obiettivo della maturità digitale da soli, senza il sostegno di un partner esterno.

David Mills, Chief Executive Officer di Ricoh Europe, spiega che "nell'ultimo anno la maturità digitale è diventata fonte di ottimismo per le aziende. Come conseguenza dei ritmi dei cambiamenti guidati dalla tecnologia e dell'aumento delle aspettative associate, la maturità digitale è destinata a diventare la 'nuova normalità'".

Disporre di una struttura e del supporto di partner adeguati è essenziale. Come conseguenza della continua evoluzione tecnologica le aziende devono impegnarsi senza sosta per riuscire a raggiungere e mantenere uno stato di maturità digitale. L'analisi periodica dei processi, l'innovazione delle modalità lavorative e l'integrazione di nuove tecnologie sono fattori fondamentali per raggiungere questo obiettivo.

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