11/10/2019 di Redazione

McDermott lascia Sap, spazio alle “nuove generazioni”

Dopo nove anni a capo della software house tedesca, BIll McDermott ha dato le dimissioni. Diventano co-Ceo Jennifer Morgan e Christian Klein. La scelta è stata motivata con la volontà di favorire il passaggio generazionale.

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Sap resta orfana di Bill McDermott: l’ormai ex amministratore delegato ha scelto di lasciare il ruolo che aveva ricoperto per nove anni, rassegnando le dimissioni, anche se resterà in azienda per offrire consulenza da qui alla fine dell’anno. Al suo posto, una doppia nomina: due co-Ceo, Jennifer Morgan e Christian Klein, già membri del comitato esecutivo di Sap. In azienda dal 2004, la quarantottenne Jennifer Morgan negli ultimi anni ha ricoperto gli incarichi di presidente per le attività nelle Americhe e in Asia e di direttrice del Cloud Business Group. Christian Klein, trentanovenne tedesco, proviene invece dal ruolo di chief operating officer.

Jennifer Morgan

 

 

Il cofondatore e presidente del consiglio di sorveglianza di Sap, Hasso Plattner, ha dipinto le dimissioni di McDermott come il risultato di un voluto passaggio generazionale. “Bill e io”, ha dichiarato Plattner, “da oltre un anno abbiamo deciso di ampliare i ruoli di Jennifer e Christian, all’interno di un processo di lungo termine, per farli diventare la nostra nuova generazione di leader”. 

 

Christian Klein

 

In realtà le vere ragioni delle dimissioni di McDermott non sono chiare: nelle sue dichiarazioni ufficiali il manager newyorkese cinquantottenne si è limitato a dire che “Adesso è per tutti il momento di iniziare un nuovo eccitante capitolo, e sono sicuro che Jennifer e Christian faranno un lavoro eccezionale. Non vedo l’ora di aiutarli a portare a termine il 2019 e gettare le basi per il 2020 e gli anni a venire”. La frase di chiude con i ringraziamenti di rito a colleghi, partner e clienti di Sap, azienda in cui McDermott era entrato nel 2002, per poi diventare co-Ceo nel 2008 e amministratore delegato unico sei anni dopo. 

Alcune testate giornalistiche (per esempio TechCrunch), oltreoceano, ipotizzano tra le righe qualche possibile dissidio negli alti ranghi dell’azienda, visti i recenti abbandoni della Coo per l’offerta SuccessFactors, Brigette McInnis-Day, e del presidente della divisione cloud, Robert Enslin, transitato a Google. Quel che è certo è che Sap attraversa un momento di cambiamento, dopo l’annuncio mesi fa di un piano di ristrutturazione che comporterà, tra le altre cose, il taglio di circa quattromila posti di lavoro e una maggiore focalizzazione sull’offerta di prodotti e servizi cloud.

 

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