29/06/2018 di Redazione

Medicine in e-commerce, Amazon disturba anche le farmacie

La società di Jeff Bezos ha acquisito Pillpack, una farmacia online che confeziona e consegna a domicilio medicinali predosati. La cifra pagata, secondo indiscrezioni, è di un miliardo di dollari.

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Presto l'e-commerce di Amazon ci porterà a casa anche le medicine, dosate e confezionate come se le avessimo comprate in farmacia. L'ultimo acquisto della società di Jeff Bezos si chiama Pillpack ed è un'azienda fondata nel 2013 in New Hampshire: è stata pagata, da indiscrezioni del Wall Street Journal, circa un miliardo di dollari. Per un colosso come Amazon spendere una cifra del genere non è certo un problema, specie se l'investimento consente di mettere il piede in un business da circa 500 miliardi di dollari come quello farmaceutico mondiale.

La cifra è comunque decisamente alta anche perché, sempre secondo le indiscrezioni, Amazon avrebbe strappato l'affare a Walmart, anch'essa interessata. Pillpack è diverso da un qualsiasi servizio di e-commerce di medicinali sotto diversi aspetti. Non si limita, innanzitutto, alla vendita di vitamine, prodotti di cosmesi, integratori e altri beni che non richiedono prescrizione, bensì accetta anche gli acquisti di medicinali con ricetta (interagendo anche, se il paziente non è autonomo, direttamente con il suo medico). Attraverso un abbonamento mensile, si prende cura del paziente in diversi modi: confeziona gli ordini dosando, impacchettando ed etichettando i farmaci generici in base alle esigenze del cliente, tiene i contatti con i medici, esegue consegne periodiche e recapiti d'urgenza notturni.

Il servizio è attivo in 49 stati Usa e funziona sostanzialmente come una vera e propria farmacia online, che evita code in cassa o spostamenti a chi può o non ha tempo, ma che fornisce molto più supporto rispetto a un normale sito di e-commerce. “Pillpack è pensata per fornire la migliore esperienza possibile in usa alle persone che prendono vari farmaci al giorno”, sottolinea una nota di Amazon.

Una volta superate le procedure regolatorie, da previsioni la transazione potrà essere completata entro la fine dell'anno. Catene come Walgreens Boots Alliance, altro colosso nordamericano della vendita di farmaci, hanno nel frattempo subito un contraccolpo in Borsa (per poi risalire, in ogni caso, alla luce del programma di riacquisto delle azioni appena annunciato). L'amministratore delegato della società, Stefano Pessina, ha fatto sapere al Wall Street Journal di non essere preoccupato di questa nuova mossa di Amazon, dato che “il mondo delle farmacie è molto più complesso della semplice consegna di medicine”, e dunque la rete fisica di punti vendita non perderà la sua importanza.

 

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