01/07/2017 di Redazione

Messaggi, privacy, batteria: le priorità degli smartphone-addicted

Un sondaggio eseguito da Axway negli Stati Uniti svela che i messaggi rappresentano il metodo di comunicazione più popolare. Nella lista dei desideri spiccano il potenziamento di sicurezza e privacy e la speranza di dimenticarsi per più tempo del carica b

immagine.jpg

Dieci anni di “smartphone-mania”, a voler considerare come data di avvio il lancio del primo iPhone, hanno lasciato il segno, modificando radicalmente il modo in cui interagiamo continuamente con la tecnologia. Ma anche il modo in cui comunichiamo con altri. Un sondaggio realizzato da Away su 1.200 cittadini statunitensi svela come le telefonate siano diventate una seconda scelta (o una scelta da utilizzare in casi specifici) per il 70% delle persone, le quali per le comunicazioni rapide preferiscono inviare un messaggio. Un buon 62% di utenti, in ogni caso, è ancora abituato ad “alzare la cornetta”, o meglio a premere l'icona della cornetta verde sullo schermo del proprio smartphone.

La lista dei cinque utilizzi preferiti del telefono smart, dopo messaggi e chiamate, include l'invio e la ricezione di email (citati dal 54% degli intervistati), l'interazione con i social network (51%) e l'impiego della fotocamera per catturare immagini o video (37%).

Piuttosto popolari sono anche i videogiochi (30%), l'ascolto di musica (28%), l'utilizzo di mappe e app di navigazione stradale (24%), l’orologio/sveglia (23%), lo shopping (23%), le previsioni meteo (22%) e i servizi bancari (21%). Sono ancora sfruttati in piccolissima misura, invece, servizi come le videochat (solo dall'8% degli intervistati) e la Tv mobile (11%).

Queste e altre opportunità potranno trovare ulteriore sviluppo negli anni a venire, ma soprattutto i produttori di smartphone e gli sviluppatori di sistemi operativi e di app dovranno dare risposta a una diffusa esigenza di sicurezza. Il 69% dei possessori di smartphone intervistati ha espresso il desiderio che in futuro si presti attenzione alla sicurezza dei dati e alla privacy più che all'introduzione di nuove app e funzionalità.

Solo il 5% dei consumatori ha inserito le funzionalità vocali “intelligenti” (come Siri, Google Assistant e Alexa) nella propria lista dei desideri, cioè nella lista degli elementi che potranno davvero per migliorare la user experience. Al primo posto in questa particolare classifica spicca una richiesta: migliorare la durata della batteria. Per quasi un utente su due, il 48%, sarà questo il più significativo miglioramento da introdurre nel mondo degli smartphone.

 

 

 

Una nota curiosa, o inquietante a seconda dei punti di vista: l'attaccamento al proprio telefono per molti è tale da far rinunciare ad altri beni o piaceri della vita. Non preoccupa scoprire che il 48% degli utenti nordamericani farebbe piuttosto a meno dell'alcool ma non dello smartphone, né che il 31% rinuncerebbe alla televisione o il 33% al caffé. Qualche perplessità in più, semmai, sorge di fronte alle risposte del 23% di intervistati che rinucerebbero al sesso piuttosto che allo smartphone, o del 10% che accetterebbe di non rivolgere la parola alla propria dolce metà per un'intera settimana.

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI