23/06/2017 di Redazione

Microsoft “aggiusta” Skype dopo tre giorni

Si sospetta un attacco hacker, probabilmente Ddos, del gruppo CyberTeam. Le dichiarazioni su Twitter del gruppo di pirati informatici sono però difficili da verificare. Utenti infuriati per il mutismo del colosso di Redmond sulle cause reali del disserviz

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Skype è tornato definitivamente online. Dopo tre giorni di disservizi a singhiozzo, la piattaforma Voip di Microsoft è ora di nuovo stabile, come da conferma ufficiale, anche se non si conoscono ancora le cause reali del blackout. I problemi si sono verificati soprattutto in Europa e sono iniziati il 20 giugno. Come fanno notare in queste ore alcuni media stranieri, il silenzio del colosso di Redmond circa la natura del disservizio farebbe pensare a un attacco hacker. Secondo la Bbc, ad esempio, la responsabilità sarebbe da ricondurre al gruppo di pirati informatici CyberTeam: il collettivo si è preso infatti il “merito” dell’operazione su Twitter. Ma si tratta ovviamente di dichiarazioni tutte da verificare. Oltre al Vecchio Continente, sono stati colpiti dal disservizio Paesi come Giappone, Singapore, India, Pakistan e Sudafrica.

L’opinione di una società come Panda Security è che si sia invece trattato di un attacco Ddos: possibile, considerando i tempi necessari per la risoluzione. Inoltre, Microsoft era convinta di aver chiuso la faccenda già dopo poche ore, per scoprire dopo poco che il guasto era ancora presente. Comunque, è praticamente certo che nessun sistema contenente dati sensibili degli utenti sia stato violato.

Il mutismo del colosso statunitense non è però andato giù a molti utenti, in quanto Skype viene spesso utilizzato come primario strumento di comunicazione in ambito lavorativo. A essere inferociti sono soprattutto gli utenti business, che pagano per poter sfruttare una serie di funzionalità premium. Almeno a loro dovrebbero essere fornita una risposta adeguata.

 

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