21/10/2014 di Redazione

Microsoft Azure aggiunge lo storage premium e corteggia Linux

La piattaforma si aggiorna con un servizio di archiviazione a pagamento, che permette di aggiungere fino a 32 TB di spazio a ogni macchina virtuale, e con nuove virtual machine della serie G, con Cpu Intel fino a 32 core. Annunciate nuove partnership con

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"Microsoft Azure ama Linux”: pronunciata da Satya Nadella, è questa la nota più curiosa che ha accompagnato gli annunci delle novità di Azure, snocciolati durante la Azure Conf 2014, evento presenziato dall’amministratore delegato dell’azienda di Redmond, nonché dal vice presidente della divisione Cloud and Enterprise, Scott Guthrie. Le novità riguardano un nuovo servizio di archiviazione premium, una serie di macchine virtuali che offrono il doppio della memoria rispetto alla concorrenza di Amazon Web Services e – in riferimento a Linux – nuove certificazioni per Cloudera e CoreOS, due distribuzioni del sistema operativo votato all’open source.

I rapporti fra quest’ultimo e Azure fino a ieri non erano dei migliori, e addirittura il predecessore di Nadella, Steve Ballmer, aveva descritto Linux  come un cancro che “contamina tutti gli altri software”. Con il nuovo amministratore delegato e con il recente rebranding di Windows Azure come Azure, le cose sono cambiate. Anche perché è cambiato il mercato: oggi un quinto delle macchine virtuali presenti su Azure esegue Linux. Dopo CentOS, Oracle Linux, Suse e Ubuntu, CoreOS è ora la quinta distribuzione certificata per la piattaforma cloud di Microsoft.  CoreOS e Cloudera fanno così la loro comparsa nel Marketplace di Azure, all’interno del quale le aziende di terze parti possono vendere virtual machine, applicazioni e servizi compatibili con la piattaforma di Microsoft.

Gli altri annunci, relativi alla nuova serie di macchine virtuali e allo storage a pagamento, riflettono perfettamente la politica “mobile and cloud first” promossa da Nadella La nuova serie “G” di virtual machine, disponibili entro la fine dell’anno, utilizza Cpu Intel Xeon E5 v3 fino a 32 core (da 2 a 32), da 28 a 448 GB di Ram e da 406 GB a 6,5 TB di archiviazione su Ssd locale. Il numero uno di Microsoft ha sottolineato come queste macchine garantiscano il doppio della memoria rispetto a qualsiasi altro servizio offerto, a oggi, da Amazon Web Services.

Il servizio Premium Storage permette di aggiungere fino a 32 TB di spazio a ogni macchina virtuale, con una latenza inferiore a 1 ms. Ultima novità presentata è Cloud Platform System, un’offerta di “cloud in a box” composta da una soluzione hardware fornita da Dell, dal software di Azure, Windows Server e Microsoft System Center e dall’infrastruttura di rete. Sarà disponibile dal mese di novembre.

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