Nuove alleanze nel cielo del cloud aiutano i fornitori di servizi a diventare più forti sul mercato internazionale. Indra, multinazionale di consulenza tecnologica spagnola (prima sul territorio nazionale e ben posizionata anche in Europa e America Latina) è appena stata nominata “Partner dell’Anno delle Soluzioni” di Microsoft, anche in virtù di una recente alleanza stretta fra l’azienda e il colosso di Redmond.
Indra, infatti, ha scelto Microsoft Azure per aumentare la propria capacità di gestione dei servizi cloud in tutto il mondo e in particolare per rafforzare Indra Flex It. Quest’ultima è una soluzione di Infrastructure-as-a-Service lanciata nel 2011, che permette ai clienti di pagare a consumo l’infrastruttura cloud utilizzata, con vantaggi sia dal punto di vista della riduzione dei costi di capitale e operativi, sia dell’incremento di efficienza e rendimento. Attraverso Indra Flex It, il vendor può fornire in modo rapido servizi su risorse fisiche e/o virtuali.
In questo contesto, l’adozione di Microsoft Azure conferisce a Indra numerosi benefici di business, quali un risparmio sui costi, l’allargamento dell’offerta di servizi cloud grazie al cloud pubblico, e la capacità di inserire l’infrastruttura in alcune aree geografiche chiave.
La partenership fra le due aziende ha ricevuto ulteriore sigillo lo scorso 9 ottobre, in occasione del Partner Forum nazionale tenutosi nella sede Microsoft a Madrid. Phil Sorgen, vicepresidente corporativo di Partners e Canale di Microsoft, e María Garaña, presidente di Microsoft Ibérica, hanno assegnato il premio ““Partner dell’Anno delle Soluzioni” a Santiago Roura, direttore generale di Indra. Un premio che, a detta della società spagnola, “rappresenta il riconoscimento allo sforzo realizzato da Indra nell’integrazione delle proprie soluzioni nei diversi ambiti delle linee tecnologiche innovative di Microsoft, quali il cloud computing, il Crm e l’Internet of Things”.
Guidata dal presidente Javier Monzón, Indra sviluppa un fatturato annuo di circa 3 miliardi di euro, e negli ultimi tre anni ha investito in ricerca & sviluppo una cifra superiore ai 570 milioni di euro. La multinazionale attualmente conta 42mila dipendenti e un bacino di clientela distribuito in 138 Paesi, mentre in Italia opera attraverso le sedi di Roma, Milano, Napoli, Bologna e Matera.