13/07/2012 di Redazione

Microsoft (con Surface) è una nuova Microsoft?

Apprezzamenti per la nuova tavoletta di Redmond sono arrivati addirittura da Steve Wozniak, uno due co-fondatori di Apple. Che ha parlato di un’azienda che sta iniziando a cambiare pelle. Nel segno di un rinnovato entusiasmo per l'innovazione. Windows 8 e

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Il dibattito sarà anche ripetitivo ma rimane interessante, perché di mezzo c’è pur sempre una delle più grandi software house del mondo, quella che – bene ricordarlo – detiene circa il 90% del mercato dei sistemi operativi per personal computer (tablet ovviamente esclusi).


E il dibattito ruota intorno al nuovo corso che ha intrapreso Microsoft nel lavorare al lancio del suo prodotto più importante da 20 anni a questa parte, e cioè Windows 8. Quali i temi che alimentano la querelle fra chi vede il colosso di Redmond pronto a ripartire decisamente anche sul fronte dell’innovazione tecnologica (recuperano il terreno perduto al cospetto di Apple e Google) e chi ancora è scettico sulle credenziali dei prodotti che la compagnia è prossima a portare sul mercato? Tanti, compreso uno di non secondaria importanza: Microsoft è non è un player di successo in campo consumer? Le vendite della Xbox e di Kinect vanno pensare che lo sia, ma se molti sono di idea contraria un motivo ci sarà.

Parlando del tablet Surface, uno che di innovazioni tecnologiche fino a prova contraria se ne intende – e cioè Steve Wozniak, uno due co-fondatori di Apple – ha espresso lusinghieri apprezzamenti. E non si è fermato al desiderio di provarlo e di possederne uno. Woz ha espresso infatti una considerazione che merita una riflessione: “Microsoft sta iniziando a far vedere che può essere una compagnia diversa dal passato”.

A cosa, precisamente, stava pensando il “gemello” di Steve Jobs? Forse a quella che alcuni addetti ai lavori hanno definito “nuova identità” di Microsoft, obbligata dall’evoluzione del mercato e della tecnologia a dare più sostanza (e credibilità) al restayling delle sue piattaforme? Ed ecco quindi tornare sul tavolo Windows 8.

Per il nuovo sistema operativo a Redmond hanno preso decisioni strategiche molto importanti – il supporto dell’architettura di processore Arm, che apre il campo dei pc a produttori come Qualcomm e Nvidia – e intrapreso la strada di un marketing che punta a valorizzare non solo il prodotto (il nuovo Windows) ma anche la popolarità del marchio (con il nuovo tablet brandizzato).

Surface, in questo senso, è uno spartiacque. L’icona ideale per celebrare l’avvento di Windows 8. Che può essere solo un prodotto civetta e a termine –qualche fastidio ai produttori Oem, in ogni caso, l’ha già provocato – e rappresenta quello che i telefonini con a bordo Windows Phone non sono ancora riusciti ad esprimere nostante il sodalizio stretto con Nokia (la crescente popolarità di Android e iPhone fra gli utenti Usa, che all’80% comprano telefonini targati Apple o Google, lo dimostra inequivocabilmente).



Microsoft, insomma - ma questa è solo una delle tante e solo personale chiave di lettura -, appare pronta a ripartire, a scrollarsi di dosso un po’ di ruggine e di vestirsi a nuovo nel segno del touch e delle apps (con quali effetti lo vedremo nel 2013) nel campo che conosce meglio e che le è più congeniale. Quello dei computer. Che siano a tavoletta, ultramobili, desktop, per il mondo consumer o quello professionale ed aziendale importa poco. O comunque viene di conseguenza. Con il beneplacito, a quanto sembra, dell'architetto Bill Gates.


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