Il prossimo anno Microsoft potrebbe guadagnare un minimo di 444 milioni di dollari dalle licenze di Android. Il calcolo approssimativo è stato fatto dagli analisti di Goldman Sachs, che hanno basato i loro calcoli su una stima di royalty comprese fra tre e sei dollari per ciascun dispositivo Android venduto dai produttori che hanno già siglato l'accordo con l'azienda di Redmond.
Attualmente il computo delle aziende che hanno accettato di pagare l'obolo a Microsoft sono HTC, Acer, General Dynamics Itronix, Onkyo, Velocity Micro, ViewSonic e Wistron, oltre a Samsung che ha raggiunto un accordo proprio ieri.
Per Microsoft Android è una miniera d'oro
Quella degli analisti, come detto, è una stima, perché gli importi delle royalty non sono certi e, per esempio, nel caso di Samsung si vociferava che l'importo patteggiato fosse di circa 10 dollari per prodotto (smartphone e tablet).
Al conteggio bisognerebbe poi aggiungere i possibili proventi che Microsoft dovrebbe incassare da Motorola Mobility, che attualmente è in causa contro Redmond perché non si è detta disponibile a un accordo extragiudiziario, e da ferragosto può contare anche sull'appoggio, ostile a Microsoft, di Google.
Anche se a prima vista può sembrare stellare, la cifra seppur ipotetica ventilata da Goldman Sachs è per Microsoft una goccia nel mare, dato che l'azienda lo scorso anno ha messo a segno un fatturato di circa 70 miliardi di dollari. Il punto è che i 444 milioni di cui si parla in questo caso non sono dovuti allo sforzo produttivo di Redmond o al successo del suo lavoro, ma a licenze di brevetti a cui non ha mai lavorato.
C'è da sperare, almeno, che tutti questi soldi finiscano nella ricerca e sviluppo di Windows Phone: se Microsoft dovesse avere successo nella telefonia forse smetterebbe di accanirsi contro chi i prodotti di successo ha già dimostrato di saperli progettare e vendere.