Microsoft ha denunciato Google presso l'Antitrust europeo per la sua posizione dominante nel mercato della ricerca online. Il colosso di Mountain View ad esempio vieta ai concorrenti di accedere correttamente a YouTube. Windows Phone, ad esempio, non riesce a interfacciarsi correttamente. Ma sono anche altri i settori off-limit: si pensi ad esempio ai libri digitali o anche ai dati presenti sui server Google non condivisi con gli inserzionisti.
Nuova lotta Google-Microsoft
"La nostra denuncia di oggi riguarda una serie di decisioni che Google ha preso per trincerare il suo dominio nei mercati della ricerca online e della pubblicità a scapito dei consumatori europei", ha scritto il Consigliere Generale di Google Brad Smith sul blog ufficiale.
Difficile insomma non considerare pericolosa una share del 95% nel Vecchio Continente; negli Stati Uniti è "solo" del 75%, mentre Microsoft e Yahoo si spartiscono il resto.
Le accuse di Microsoft sono comunque durissime. Avrebbe prova di contratti vessatori che obbligherebbero i siti a non utilizzare box di ricerca e servizi mail di concorrenti. Senza contare l'impossibilità di affidarsi a più broker pubblicitari o utilizzare i dati di AdWords su altre piattaforme.