Microsoft e il cloud: una trasformazione anche per il canale
Oggi circa il 30 per cento dei partner italiani della società è già coinvolto nel nuovo modello di business. Ecco quali iniziative sono state pensate per aiutare gli operatori a crescere seguendo un processo di innovazione particolarmente focalizzato sul mondo delle piccole e medie imprese.
Pubblicato il 29 gennaio 2015 da Paolo Galvani Pagine: 1, 2

Di cloud computing si è parlato moltissimo negli ultimi anni, ma la reale adozione ha cominciato a crescere in modo significati solo in tempi più recenti. Aziende come Microsoft, che si sono trovate a gestire una pesantissima eredità basata sul modello di business più tradizionale, ovvero la vendita di software ”pacchettizzato”, sono state costrette a reagire. La società di Redmond lo ha fatto tutto sommato velocemente, orientando la sua offerta verso la “nuvola” attraverso Office 365 e Azure. Un cambiamento di questo tipo implica anche un processo di coinvolgimento dei partner di canale non banale.
“Microsoft è al 100 per cento partner driven”, afferma Vincenzo Esposito, direttore della divisione piccole e media imprese e partner di Microsoft Italia, “e vogliamo accompagnarli nella trasformazione del loro business model per seguire la tendenza verso il cloud. Il dato interessante è che cominciamo ad avere una percentuale rilevante dei nostri partner che hanno abbracciato il nuovo modello: quasi il 30 per cento vende, implementa o influenza i prodotti cloud. Questo è un dato importante, che ha subito un’accelerazione molto forte negli ultimi 6-12 mesi.”
Vincenzo Esposito, direttore della divisione piccole e media imprese e partner di Microsoft Italia
Per supportare in modo concreto il cosiddetto “ecosistema”, Microsoft sta lavorando su due progetti che hanno l’obiettivo di spingere system integrator e rivenditori ad aumentare il loro impegno nel mondo cloud. Partendo da un’indagine realizzata in proprio, è emerso che le aziende che puntano su questo nuovo modello hanno organici in crescita (accade nel 92 per cento dei casi) e che il problema principale è quello delle nuove competenze necessarie a supportare la nuova offerta. Le assunzioni future riguarderanno per quasi il 60 per cento l’area cloud (19% soluzioni, 20% Azure, 19% Crm online), seguite dallo sviluppo software (34%) e soluzioni server (8%).
Per aiutare i partner, Microsoft ha quindi lanciato Skills4You. “Con questo progetto,” afferma Massimiliano Ortalli, direttore dell’area partner di Microsoft Italia, “vogliamo sviluppare un portale in grado di avvicinare la domanda e l’offerta di lavoro nel mondo dei partner Microsoft e mettere a punto un percorso di ‘upskilling’. Il progetto verrà presentato ai partner entro la fine di febbraio.”
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