07/01/2016 di Redazione

Microsoft fa spazio a Edge e pensiona Internet Explorer 8, 9 e 10

Dal 12 gennaio le tre versioni del vecchio browser non saranno più supportate, e dunque IE 11 sarà l’ultima release di Explorer ancora tenuta in vita da Microsoft a beneficio di molti contesti aziendali.

immagine.jpg

C’è tempo fino al 12 gennaio per dire addio a Internet Explorer 8, 9 e 10, aggiornando il browser storico di Microsoft alla ultima versione disponibile (la numero 11) oppure passando al programma creato appositamente per Windows 10, Edge. La casa di Redmond, infatti, fra qualche giorno interromperà il supporto per le release 8, 9 e 10. “La fine del supporto”, ha spiegato l’azienda, “significa che non ci saranno più aggiornamenti di sicurezza o di altro tipo, né possibilità di supporto assistito gratuito o a pagamento, né update di contenuto tecnico”.


Non si tratta certo una mossa a sorpresa, ma anzi di una scelta compiuta da tempo e annunciata nell’agosto del 2014. Lo scorso anno poi, già dalla primavera (quando ancora si parlava di Edge come di “Project Spartan”), Microsoft aveva ribadito che tutti gli sforzi di sviluppo si sarebbero da allora concentrati sul nuovo browser, mentre quello storico passava allo stato di “legacy” ovvero restava supportato a beneficio di tutti coloro che non volessero o potessero aggiornarsi, specie le aziende ancora legate a Windows 7 o 8. Discorso valido, però, solo per Internet Explorer 11 e non per le versioni più datate.


La questione non è leziosa, poiché anzi Net Applications a dicembre stimava che sul totale degli utenti di browser di Microsoft l’8,6% adoperasse ancora Internet Explorer 10, il 13,7% la release numero 9, il 18,4% la numero 8. Addirittura, nella torta spiccavano anche due piccole fette, 0,7% e 1,1% di aficionados a Explorer 7 e 6. Edge, invece, aveva raggiunto il 4,6% di penetrazione, lasciando la parte del leone (52,7%) a  Explorer 11.

 

 


Una patch distribuita da Microsoft avvisa questo popolo di “nostalgici” di effettuare quanto prima l’aggiornamento a Internet Explorer 11 o a Edge (con la clausola, in quest’ultimo caso, di passare a Windows 10). Non facendolo ci si espone a seri rischi, come ha ricordato la stessa Microsoft citando sia l’assenza di difese di fronte a nuovi malware che sfruttano vulnerabilità, sia l’eventualità di mancata compliance per le aziende che usano vecchie versioni.

 

ARTICOLI CORRELATI