12/05/2015 di Redazione

Microsoft, fibra ottica in pasto ai pesci per i data center

Il colosso di Redmond ha annunciato tre nuovi progetti per la posa di cavi transoceanici, con l’obiettivo di velocizzare le connessioni per i clienti e migliorare i servizi cloud. Il primo coprirà 13mila chilometri sotto il Pacifico e collegherà l’Oregon

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Gli Stati Uniti e l’Asia sono da oggi più vicini. Almeno sott’acqua, grazie a un nuovo progetto di Microsoft, che ha annunciato la posa di diversi cavi transoceanici per aumentare la velocità di connessione disponibile per i clienti. L’altro scopo è diminuire i costi relativi alle tecnologie cloud. Per riuscire nell’impresa e realizzare così il New Cross Pacific (Ncp), la casa di Redmond è entrata in un consorzio costituito da China Mobile, China Telecom, China Unicom, Chunghwa Telecom e Kt Corporation. Microsoft si occuperà nello specifico della stazione di arrivo localizzata negli Stati Uniti, più precisamente nelle vicinanze di Hillsboro, in Oregon. La società diretta da Satya Nadella ha bisogno delle profondità marine perché la richiesta di servizi sulla nuvola è in continua crescita. Nell’ultima trimestrale, infatti, il fatturato della divisione Commercial Cloud di Ms, che include piattaforme come Azure e Office 365, è salito del 106 per cento. Con previsioni di ulteriori incrementi nei prossimi mesi.

La nuova rete Ncp sarà lunga ben 13mila chilometri, dovrebbe essere operativa entro la fine del 2017 e collegherà Hillsboro con diversi punti della costa Asiatica orientale: Chongming, Nanhui e Lingang in Cina, Busan in Corea del Sud, Toucheng a Taiwan e Maruyama in Giappone. L’intreccio di cavi, che utilizzerà le tecnologie più avanzate in campo di amplificazione ottica, avrà una capacità massima di ottanta terabit per secondo. Ovviamente, una volta risalito in superficie, l’Ncp sarà collegato ad altri sistemi nelle varie regioni pacifiche per massimizzare la trasmissione dei dati.

Ma Microsoft non si è dimenticata dell’altra grande distesa d’acqua che la separa dall’Europa. Anche l’Oceano Atlantico, infatti, verrà coperto con nuove pose di cavi che collegheranno Halifax, in Canada, con l’Irlanda e il Regno Unito. In questo caso, il colosso di Redmond si affiderà ad altre due realtà irlandesi, Aqua Comms e Hibernia, per realizzare ulteriori collegamenti con i data center proprietari residenti in Nord America.

 

Il progetto New Cross Pacific, che collegherà l'Oregon a diverse località asiatiche

 

La partnership con Hibernia, che si concretizzerà nella posa di cavi Express, metterà a diposizione dieci terabit per secondo per coppia, quasi il triplo rispetto al throughput attuale, che si ferma a 3,5 Tbps. La collaborazione con Aqua Comms e Te SubCom, che porterà alla realizzazione del sistema di cavi sottomarini AeConnect, sfrutterà invece fibre ottiche da cento gigabit per secondo per coppia di cavi, con l’implementazione di innovative tecnologie di networking definito dal software.

 

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