17/08/2016 di Redazione

Microsoft: marcia indietro sulle versioni più “datate” di Windows

L’azienda ha annunciato che supporterà pienamente i dispositivi con Skylake e le release 7 e 8.1 del proprio sistema operativo anche fino al 2023. In precedenza il termine era il 2018. L’obiettivo è dare più agio ai clienti business che devono ancora aggi

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Microsoft si rimangia nuovamente la parola. Dopo aver annunciato a gennaio di quest’anno che avrebbe smesso di fornire entro luglio 2017 aggiornamenti per l’architettura Intel Skylake sui sistemi operativi Windows 7 e Windows 8.1, e dopo aver esteso in seguito il supporto al 2018, il colosso di Redmond ha confermato che la compatibilità verrà esteso sino al fine vita dei due ecosistemi. In questo modo le Cpu Skylake riceveranno pieno supporto fino al 14 gennaio 2020 per Windows 7 e si arriverà al 10 gennaio 2023 per i computer con Windows 8.1. Va sottolineato che i due sistemi operativi riceveranno ancora per quattro e sette anni tutti gli aggiornamenti distribuiti da Microsoft e non solo quelli relativi alla sicurezza.

La scelta dell’azienda statunitense va letta nell’ottica di un’implementazione delle versioni business di Windows 10 tuttora in corso. Malgrado l’ultimo sistema operativo della casa abbia già compiuto un anno e il suo tasso di installazione a livello aziendale sia il più veloce di sempre, “in certi casi i clienti dispongono di sistemi che richiedono tempi di deployment più lunghi”, come riconosciuto da Shad Larsen, director of Windows Business Planning, in un blog post.

Microsoft si è quindi dimostrata molto collaborativa con i propri clienti e, dopo aver probabilmente registrato numerosi feedback che deprecavano l’interruzione del supporto in un arco di tempo così “breve, ha deciso di fare marcia indietro. Questo, come sottolineato da Larsen, grazie anche alle collaborazioni attive con i partner Oem e con Intel, la quale continuerà a effettuare test di validazione degli aggiornamenti per tutti i sistemi Intel Core di sesta generazione su Windows 7 e Winows 8.1 fino al termine delle date di supporto.

Il cambio di rotta del gruppo statunitense, che riguarda anche le versioni embedded di Windows, non coinvolge però i nuovi dispositivi basati sull’architettura Kaby Lake di prossima uscita, così come l’hardware con Cpu Amd Bristol Ridge e Qualcomm 8996: in tutti questi casi Windows 10 rimane l’unico ecosistema di Microsoft completamente supportato.

 

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