03/05/2016 di Redazione

Microsoft porta più intelligenza e velocità in Sql Server 2016

All’inizio di giugno debutta la nuova edizione della piattaforma software per i database. Fra le novità, strumenti di Business Intelligence fruibili da dispositivo mobile, analytics avanzati e capacità in-memory ottimizzate per ogni carico di lavoro.

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Il sistema di gestione di database relazionali di Microsoft fa il salto evolutivo. Sql Server 2016 debutterà con la general availability il primo di giugno, portando alcune novità in fatto di analytics, Business Intelligence e capacità di calcolo in-memory. A detta di Tiffany Wissner, director of data platform marketing dell’azienda, questa versione supera la concorrenza (Oracle, innanzitutto) in fatto di prestazioni e velocità, sia nel transaction processing, sia nel data warehousing. I clienti, inoltre, “possono ottenere incredibili miglioramenti di performance con un semplice aggiornamento a Sql Server 2016, senza la necessità di modificare le applicazioni”, ha affermato Wissner. Le query, per esempio, potranno essere eseguite fino a 34 volte più rapidamente rispetto a precedenti versioni.

Microsoft ha poi sottolineato come la sua piattaforma per database sia la più sicura sul mercato, e per questo si presti come base di sviluppo per applicazioni mission-critical, che possono comprendere elementi di Business Intelligence e fruizione da mobile. In questi ambiti la versione 2016 introduce alcune novità rispetto alla precedente Sql Server 2014, comunque ancora pienamente supportata, mentre il vecchio Sql Server 2005 da qualche settimana è stato mandato in “pensione”. Microsoft, infatti, ha interrotto lo sviluppo e il rilascio degli aggiornamenti di sicurezza per questa release.

Tra le novità spicca la funzione “Stretch Database”, che permette di archiviare alcuni dati su archivi on-premise e allocare sul cloud di Azure quelli consultati con minore frequenza (i quali restano comunque visualizzabili e utilizzabili dalle applicazioni connesse al database). Sulla nuvola si possono conservare, per esempio, repliche dei dati di produzione per fini di disaster recovery e backup. Microsoft ha poi introdotto la possibilità di gestire dati sia in logica relazionale, sia non relazionale (per esempio con Json, Xml, Hadoop), eseguendo query con una nuova tecnologia (PolyBase), e questo torna sicuramente utile per molte applicazioni Big Data.

Per quanto riguarda il potenziamento della “intelligenza” di Sql Server, questa versione estende le capacità di Business Intelligence end-to-end a tutti i dispositivi, siano essi Pc, smartphone o tablet. La capacità di calcolo in-memory, inoltre, è ora ottimizzata per ogni tipo di carico di lavoro. Per il data warehousing, invece, la promessa è quella di prestazioni di query cento volte più rapide rispetto alle soluzioni basate su disco, grazie a un miglioramento dell’indicizzazione in colonne. In merito ai potenziamenti di sicurezza, Microsoft sottolinea che i dati ora possono essere cifrati sia in fase di salvataggio su disco sia quando sono in transito, grazie a una tecnologia chiamata Always Encrypted”.

 

 

Quattro le edizioni disponibili. Delle due a pagamento la Enterprise, la più ambiziosa, non ha limiti di core attivi o di memoria di sistema utilizzabile ed è completa di tutte le funzioni, mentre la versione Standard può arrivare a 24 core e 128 GB di memoria per istanza, dovendo inoltre rinunciare ad alcuni elementi di sicurezza avanzata. Le due versioni gratuite si chiamano Express e Developer: la prima è un “pacchetto base” che offre un massimo di 10 GB e quattro core e 1 GB di  memoria per istanza, mentre la seconda è destinata agli sviluppatori (dispone delle medesime funzioni della edizione Enterprise, ma solo per ambienti di sviluppo e test).

 

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