Vento di novità sulle soluzioni di Microsoft riservate ad aziende e professionisti. Dopo il rilascio dell’edizione 2016 di Sql Server, è la volta di SharePoint Server 2016, adesso annunciato in general availability. L’applicazione per la condivisione di documenti e collaborazione si aggiorna soprattutto in tre aree, ovvero il dialogo con il cloud, la sicurezza e l’esperienza utente. Detto in altro modo, Microsoft ha lavorato per migliorare le prestazioni e l’affidabilità del prodotto, ma anche l’interfaccia, la scalabilità e la protezione dei dati.
Come noto, SharePoint Server è la versione del programma utilizzabile previa installazione su risorse on-premise. I tempi erano davvero maturi, tuttavia, perché la soluzione riducesse la distanza con il cloud e infatti questa nuova edizione è stata testata e sviluppata utilizzando lo stesso codice di SharePoint Online. Questa uniformità consente ora all’utente di avere accesso dalla homepage di SharePoint Server sia a strumenti e contenuti on-premise, sia a risorse di Office 365. Gli aggiornamenti e il supporto, inoltre, viaggeranno ora su un medesimo canale, mentre la presenza di un unico set di Api per l’on-premise e il cloud semplifica l’aggiunta di nuove funzionalità.
Il vantaggi di questo nuovo approccio, dal punto di vista dell’utente finale, riguardano la flessibilità dello strumento e il crollo delle barriere fra risorse fisiche e cloud. Con l’App Launcher, per esempio, si può accedere a strumenti di Office Online e di Office 365, come alle funzioni di discovery di Delve e ai contatti di People. Per quanto riguarda la user experience e l’interfaccia, Microsoft ha attinto ad alcuni miglioramenti già introdotti in Office 365, riguardandi per esempio le librerie di documenti e la gestione dei file.
Microsoft ha anche annunciato l’imminente nascita delle prime app mobili di SharePoint: arriveranno entro la fine di giugno nelle tre declinazioni per Android, iOS e Windows. L’applicazione mobile consentirà di avere completo accesso ai file e ai calendari condivisi con i propri colleghi di lavoro e collaboratori, di ricevere comunicazioni e (inizialmente, solo nell’app per Android) di utilizzare alcune funzioni di discovery. Si parte, nelle prossime settimane, con la versione per il sistema operativo di Apple.