11/01/2012 di Redazione

Microsoft sotto assedio, vendite PC indietro tutta

Le vendite di computer sono più basse delle previsioni. La responsabilità è da condividere fra la carenza di dischi fissi in seguito all'alluvione in Thailandia e il successo di vendite dei tablet di Apple. E secondo il gigante di Redmond la ripresa arriv

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Le vendite dei computer sono più basse delle previsioni. A dirlo questa volta è Tami Reller, chief financial officer della divisione Windows di Microsoft, che in un incontro con gli investitori ha dipinto un panorama plumbeo dovuto quasi esclusivamente agli effetti collaterali dell'alluvione che ha colpito la Thailandia lo scorso ottobre. Il rallentamento delle vendite era atteso sia dagli analisti sia dai produttori di PC, che già a novembre avevano messo le mani avanti presagendo vendite fiacche e costi alti.

Microsoft presagisce vendite di PC più basse del previsto

Secondo il primo produttore mondiale di software la situazione è peggiore di quella che ci si aspettasse, e in particolare le vendite globali potrebbero affondare dell'uno per cento in più di quanto era preventivato, o anche di più. La notizia, riportata da Bloomberg, pare anche più attendibile delle previsioni degli analisti, considerato che Redmond fornisce il sistema operativo in bundle con la stragrande maggioranza dei computer venduti.

La catastrofe naturale non è l'unico elemento che sta remando contro alla ripresa delle vendite dei PC: l'altro contrappeso che Reller ha messo sulla bilancia è il successo sempre più invadente dei sistemi Apple, che a quanto pare stanno iniziando a pesare sui guadagni dell'azienda californiana.

La difficile situazione contingente ha spinto addirittura Brendan Barnicle, analista della Pacific Crest Securities, a concludere che "il business di Windows è sotto assedio", e questo è un sintomo pericoloso di crisi, dato che Windows è il business più redditizio per Microsoft e che se per qualsiasi motivo dovesse diventare instabile il prezzo delle azioni potrebbe risentirne. Qualcosa a riguardo è già successo: dopo la comunicazione di Reller le azioni di casa Microsoft hanno fatto uno scivolone dell'1,8 per cento.

Redmond non è l'unica che sta perdendo terreno: Intel ha tagliato di un miliardo di dollari le previsioni per i ricavi del quarto trimestre, scaricando la colpa sulla Thailandia e sullo shortage di dischi fissi. Quanto durerà ancora la crisi? Difficile a dirsi, secondo Reller ci vorrà "qualche trimestre" e "sarebbe ingenuo credere il contrario".


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