27/01/2015 di Redazione

Microsoft: trimestre record per Lumia e cloud, Windows fatica

Nel secondo quarter dell’anno fiscale 2015, terminato il 31 dicembre, la società ha fatturato 26,5 miliardi di dollari. Pollice su per le vendite di smartphone, 10,5 milioni di terminali, per il +24% dei Surface e per la crescita a tripla cifra dell’offer

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Successi netti e delusioni nel trimestre di Microsoft, il secondo dell’anno fiscale 2015 e l’ultimo dell’anno solare 2014. Nel quarter terminante al 31 dicembre l’azienda di Redmond ha fatturato 26,5 miliardi di dollari, cioè due miliardi in più rispetto al pari periodo di un anno fa (24,5 miliardi di dollari). Questa è una prima buona notizia, se non fosse che il cuore dell’offerta Microsoft e il punto focale del suo processo di innovazione negli ultimi due anni, cioè Windows, rientra nella categoria delle “delusioni” del trimestre.

Dalla vendita del sistema operativo agli Oem, la società ha ricavato infatti il 13% in meno rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente; la percentuale è la stessa per la versione classica di Windows e per la versione Pro, e viene motivata da Microsoft come effetto di un mercato Pc non entusiasmante.

Decisamente meglio è andata per Surface, la cui versione Pro e relativi accessori hanno determinato una crescita di fatturato del 24%, fino a 1,1 miliardi di dollari. Le sottoscrizioni di Office 365 Home e Personal sono cresciute fino a 9,2 milioni (+30% in un anno), mentre il giro d’affari del search advertising è lievitato del 23% per merito dell’allargamento di Bing fra gli internauti statunitensi (il motore di ricerca ha ora il 19,7% di market share negli Usa). I già citati Lumia hanno fruttato invece 2,3 miliardi di euro, con oltre 10 milioni di unità vendute nel trimestre.

 

 

Dalla somma di tutte le voci citate deriva il fatturato di hardware e prodotti consumer: 12,9 miliardi di dollari nei tre mesi, l’8% in più rispetto al periodo settembre-dicembre 2013. L’offerta rivolta alle aziende e agli enti pubblici è invece cresciuta del 5%, raggiungendo i 13,3 miliardi di dollari.

Come accennato, il cloud è fra gli elementi più dinamici, con entrate cresciute del 114% in un anno, a quota 5,5 miliardi di dollari nel trimestre, e con Office 365, Azure e Dynamic Crm Online a fare da traino. Le licenze Windows aziendali sono invece cresciute del 3%, mentre i prodotti e i servizi server sono lievitati del 9% (e a doppia cifra per quanto riguarda Sql Server and System Center).

 

 

Nel quarter in esame la società nordamericana ha prodotto 0,71 centesimi di utile per azione, specificando che un impatto negativo di 0,02 centesimi per share va attribuito ai 243 milioni di euro di spese di integrazione (del business dei Lumia e dei servizi acquistati da Nokia lo scorso anno) e di ristrutturazione (legate al piano di trasformazione annunciato a giugno).

“Microsoft è in continua trasformazione”, ha dichiarato il Ceo, Satya Nadella, “e stiamo mettendo in pratica le nostre priorità strategiche ed espandendo la nostra leadership nel campo del cloud. Stiamo facendo dei passi importanti in diverse aree del nostro business e in particolare con Windows 10”.

 

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