02/04/2020 di Redazione

Molte fake news su covid-19 in Italia, Whatsapp le combatte

L’Agcom segnala per il mese di marzo un incremento dei contenuti sul tema del covid-19 pubblicati dalle fonti di disinformazione. Facebook lancia una nuova iniziativa di fact-checking su Whatsapp.

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Il coronavirus ha anche causato una epidemia di fake news, oltre che di tentativi di truffa e attacco informatico che sfruttano la paura e la curiosità delle persone. Spopolano soprattutto sui social la disinformazione sulla presunta origine del virus, le teorie del complotto, le false raccomandazione su come proteggersi e immaginarie, inesistenti cure al covid-19 e altri contenuti sensazionalistici e fasulli. E il problema è anche italiano: a detta di Agcom, al crescere della copertura giornalistica sul tema, in parallelo sono aumentate ance le bufale. Nel suo osservatorio sulla disinformazione online dedicato al tema del coronavirus, Agcom rileva che “dal 21 febbraio al 22 marzo il 38% delle notizie pubblicate nel giorno medio dalle fonti di disinformazione ha riguardato l’epidemia”, mentre considerando solo le due settimane comprese tra l’8 e il 22 marzo la percentuale è del 46%. Sul totale delle notizie in tema coronavirus e covid-19 pubblicate sul Web, circa il 5% è una fake news.

Sui social network, complici i meccanismi di condivisione e viralità, il problema è particolarmente sentito. D’altra parte sono anni che Facebook combatte contro le bufale, incrociando strumenti di intelligenza artificiale, segnalazioni degli utenti e lavoro di esperti di fact-checking e giornalisti: oggi, più che mai, sta intensificando i suoi sforzi. Alle iniziative varate nelle scorse settimane (sulla piattaforma social, su Instagram e su Whatsapp) se ne affianca una nuova, italiana, cioè un progetto pilota basato sulla collaborazione tra l’azienda di Mark Zuckerberg e la società di fact-checking Facta.

Il progetto rientra nell’ambito dell'iniziativa di co-regolamentazione definita da Agcom per contrastare la disinformazione sul coronavirus attraverso le piattaforme digitali. Il servizio permetterà agli utenti di Whatsapp di inviare a Facta (al numero +39 345 6022504) i messaggi di testo, i vocali e le immagini che appaiono sospetti, così che gli esperti di fact-checking possano verificarli. Facta manderà una notifica all’utente che ha inoltrato la richiesta e, se si tratta di una nuova notizia falsa, la esaminerà e pubblicherà l'analisi sul suo sito Web.

Iniziative di smascheramento delle bufale tramite Whatsapp sono sbocciate nelle ultime settimane anche in diversi Paesi africani. In Sudafrica, per esempio, il dipartimento della sanità nazionale ha collaborato con l’associazione no-profit Praekelt.org per attivare un servizio basato sull’intelligenza artificiale, che fornisce agli utenti risposte su sintomi, caratteristiche, trattamenti per il covid-19, nonché sui falsi miti che stanno circolando. Nelle scorse settimane l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha preso a esempio questo servizio e ha collaborato anch’essa con Praekelt.org per lanciare un’iniziativa simile.

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