E' pari a 561 milioni di euro la multa comminata dalla Commissione Europea a Microsoft per il mancato rispetto degli accordi antitrust sottoscritti nel dicembre 2009. L'azienda di Redmond avrebbe dovuto inserire il "ballot screen" in tutte le versioni di Windows pubblicate fino al 2014, ma nel Service Pack per Windows 7 se l'à dimenticato.
Fra luglio 2012 e ottobre dello stesso anno gli utenti che hanno installato il SP non hanno potuto scegliere il browser, e questa secondo la Commissione è una grave e palese violazione degli accordi.
Il famigerato ballot screen
"Prendiamo la questione molto seriamente e ci siamo mossi rapidamente per risolvere il problema appena ne siamo venuti a conoscenza. Sebbene si tratti del risultato di un errore tecnico, ci assumiamo la responsabilità di quanto accaduto e abbiamo adottato misure per rafforzare le nostre procedure interne per assicurarci che non accada più una cosa del genere", si leggeva nella nota Microsoft di ottobre. "Ci scusiamo sinceramente per questo errore e continueremo a collaborare con la Commissione".
A distanza di mesi è stata presa una decisione, che gli addetti ai lavori non considerano certamente inaspettata considerate le premesse. "Nel 2009 abbiamo concluso la nostra indagine sui sospetti abusi di posizione dominante attuati da Microsoft con il legame tra Internet Explorer e Windows, accettando gli impegni proposti dall'azienda", ha dichiarato oggi Joaquín Almunia, Commissario europeo per la Concorrenza.
"Gli impegni giuridicamente vincolanti raggiunti con le decisioni dell'Antitrust giocano un ruolo molto importante nella nostra politica esecutiva in quanto consentono di ottenere rapide soluzioni a problemi di competizione. Naturalmente, tali decisioni richiedono una stretta osservanza. Infatti il mancato rispetto è una violazione molto grave che deve essere sanzionata di conseguenza".