A metà febbraio l'amministratore delegato di Nokia, Stephen Elop, aveva preannunciato "riduzioni sostanziali in materia di occupazione" (Nokia: annunciati i licenziamenti, via agli scioperi). Il momento sembra essere arrivato. Bloomberg ha pubblicato una relazione nella quale dipinge un quadro cupo per i dipendenti di Nokia di tutto il mondo.
Una delle fabbriche produttive di Nokia in Finlandia
Si parla, infatti, di una incombente ristrutturazione con "una riduzione delle attività di ricerca e sviluppo che sarà annunciato entro la fine del mese" e che comporterà una riduzione "fino a 6.000 posti di lavoro".
Nel febbraio scorso Elop aveva annunciato che Nokia avrebbe adottato il sistema operativo Windows Phone di Microsoft sugli smartphone futuri, in virtù dell'accordo stretto fra le due aziende (Nokia e Microsoft insieme contro Android).
Stando a quanto pubblicato da Bloomberg, Nokia starebbe anche riducendo le attività di sviluppo (Bloomberg ha usato il termine "sunset developement"), di supporto e di ricerca di Symbian e MeeGo (Windows al posto di Symbian: azzardo o virata necessaria?). Questa riduzione, che dovrebbe essere progressiva nel tempo e non repentina, si traduce in attività non necessarie e ruoli aziendali inutili.
Secondo Bloomberg Nokia sta abbandonando lo sviluppo e il supporto di Symbian e MeeGo
Tutto questo si tradurrebbe in una tornata pesante di licenziamenti. Alla fine del 2010 Nokia dava lavoro a 58.642 persone nella divisione portatile, delle quali 16.134 lavorano nella ricerca e sviluppo. A questi si aggiungono oltre 16.000 dipendenti in Finlandia, che nel complesso rappresentano il 2% dell'interno lordo del Paese. Proprio i finlandesi sono a rischio: i 6.000 licenziamenti dovrebbero essere fatti nella casa madre e dovrebbero iniziare la prossima settimana.