22/08/2011 di Redazione

Nokia Siemens Networks: i 100 Gbps sono una realtà

Le innovazioni della tecnologia DWDM (Dense wavelength division multiplexing) presentate in luglio a Milano consentono di trasmettere dati alle velocità di 40 e 100 Gigabit al secondo per lambda già oggi. E nei laboratori Nokia Siemens Networks si "viaggi

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Velocità da record ma anche aggregazione ottimale di tecnologie diverse. E' stato questo il senso delle sessioni dimostrative realizzate in luglio a Milano da Nokia Siemens Networks, sessioni rivolte soprattutto agli operatori di rete presenti nel nostro mercato.

Lo standard utilizzato è il Dense wawelenght division multiplexing (DWDM), che Nokia Siemens Networks declina in modo da assicurare tempi di installazione ridotti e distanze inalterate nel passaggio da 40 a 100 Gbps per lambda, due fattori che riducono drasticamente i costi operativi assicurando nello stesso tempo il salto di qualità necessario per supportare la crescente domanda di banda da parte degli utenti.

Secondo i tecnici di Nokia Siemens Networks, infatti, la storia si ripete identica a dieci anni fa, quando le reti da 10 Gbps presero il posto delle architetture 2.5G come standard per il lungo raggio; le esigenze sono le stesse di allora: offrire più capacità di rete riducendo i costi di trasmissione grazie alle economie di scala.

Gli apparati installati per la sessione demo allestita da Nokia Siemens Networks.



Oggi lo standard più gettonato, quello che viene installato nelle reti a lungo raggio, è quello dei 40 Gbps, ma al contrario di quanto successe alla fine degli anni ’90, lo step successivo, quello che consente di toccare velocità pari a 100 Gbps, è già disponibile.

Così, fermo restando il vantaggio generato dalla maggiore larghezza di banda e dalle economie di scala, sorge il problema dell’integrazione di tecnologie diverse (se aggiungiamo il ricorso a rame e fibra il quadro si complica ancora di più). Problema che Nokia Siemens Networks ha risolto con apparati e software di ultima generazione che, pur promettendo prestazioni ottimali, consentono una gestione semplice dei sistemi e soprattutto garantiscono un’affidabilità superiore alle architetture attualmente sul mercato.

A Milano, la sessione demo era composta da nodi long haul hiT 7300 a 10, 40 e 100 Gbps, da nodi metro Dwdm hiT 7300 e swicth agnostici hiT 7100. Sul fronte software, Nokia Siemens Networks ha mostrato lo strumento di pianificazione TransNet, che consente la pianificazione della rete e la gestione dell'installazione in totale sicurezza.

La sessione dimostrativa allestita a Milano ha evidenziato almeno tre fattori che dovrebbero attirare l'attenzione degli operatori di rete.

Il primo, a cui IctBusiness non ha potuto assistere direttamente, è costituito dalla semplicità di installazione delle soluzioni DWDM. Secondo le dichiarazioni della multinazionale, che riporta a sua volta una citazione di un importante carrier europeo, la riduzione dei tempi di istallazione dei nodi di rete è di circa il 50%, con punte del 70%.

Un dettaglio dei rack installati per la sessione demo.



Quanto questo fattore possa incidere sui costi operativi non è dato saperlo, ma sicuramente la semplicità di software e apparati è un dato fondamentale per gli operatori, che guardano con interesse anche alle distanze raggiungibili dai nuovi sistemi a 100 Gbps. Secondo i tecnici Nokia Siemens Networks, infatti, il passaggio dai 40 a 100 Gbps si paga di norma con un 40% di distanza coperta dal segnale in meno; la tecnologia Wdm coerente proposta dalla multinazionale finlandese garantisce invece distanze invariate all'aumentare della banda, con un ulteriore risparmio di costi valutato intorno al 50%.

Altra caratteristica peculiare delle soluzioni presentate a Milano, di cui IctBusiness è stato testimone diretto durante la sessione dimostrativa, è la latenza, migliorata del 15% con i nuovi sistemi DWDM. Minore latenza significa migliore esperienza per l'utilizzatore finale che, nel caso di operatori di borsa, si traduce perfino in enormi vantaggi economici (da alcuni calcoli eseguiti dal Gruppo Tabb sembra che 1 millisecondo i meno significhi oltre 100 milioni di dollari l'anno in più, ricavati dalle transazioni finanziarie solo per gli operatori del Nyse Euronext).

Ultimo fattore evidenziato nel corso della sessione dimostrativa è stato la gestione flessibile dei canali trasmissivi e l'allocazione dello spettro ottico sulle diverse frequenze, un elemento questo che rappresenta la chiave per il successo degli upgrade da 40 a 100 e anche ai futuri 400 Gbps, uno standard, quest'ultimo, che è stato già abbondantemente sperimentato nei laboratori della multinazionale.

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