17/06/2020 di Redazione

Non è tutt'oro lo smart working che luccica

La pandemia ha colto tutti impreparati. Anche i reparti It e i dipendenti delle aziende. Che si sono attrezzati facendo del proprio meglio ma lasciando parecchi dubbi sulla tenuta del nuovo perimetro di sicurezza informatica. Acronis sostiene di avere a d

immagine.jpg

Durante il lock-down, a livello mondiale, il 50% delle aziende ha dichiarato di non essere completamente pronto a passare al lavoro remoto. Milioni di dipendenti non avevano computer portatili e postazioni di lavoro configurati, e hanno costretto molte imprese ad acquistare più macchine. Oltre l'80% dei team It non è ancora in grado di fornire un'infrastruttura sicura ed efficiente per i lavoratori remoti, mentre alcune persone stanno prendendo in considerazione l'idea di lavorare in modalità smart in modo permanente. 

Acronis, leader globale nella cyber protection, dopo aver analizzato attentamente il mercato e impiegato oltre 500 sviluppatori e analisti dei suoi centri di ricerca e sviluppo, ha annunciato a inizio di maggio il lancio globale di Acronis Cyber Protect Cloud, la prima soluzione di protezione informatica che integra in un’unica console backup, disaster recovery, anti-malware di nuova generazione, anti-virus, cybersecurity e strumenti di gestione.

Cyber protect Cloud offre un'integrazione di protezione dei dati e cybersecurity basata sull'intelligenza artificiale e consente agli utenti di affrontare tutte le moderne minacce informatiche, comprese quelle derivanti dai software di videoconferenza come Zoom e WebEx.

"Il backup tradizionale è morto perché non è abbastanza sicuro, e i tradizionali antivirus non proteggono i dati dalle moderne minacce informatiche. Le soluzioni fino a ora utilizzate non sono più in grado di contrastare i pericoli che le aziende e gli utenti devono affrontare", ha dichiarato il fondatore e Ceo di Acronis Serguei Beloussov.

Negli ultimi decenni la tecnologia si è sviluppata e ha progredito a un ritmo incredibile. Ciò che solo dieci anni fa era impossibile, oggi è diventato un luogo comune. Acronis Cyber Protect Cloud consente di condividere dati altamente sensibili e di proteggere le applicazioni per le teleconferenze: una risorsa fondamentale per la maggior parte delle organizzazioni di tutto il mondo, oggi più che mai.

La tecnologia, tradizionalmente un fattore abilitante della concorrenza e della crescita del settore, è ora fondamentale nella lotta contro la pandemia. È inoltre fondamentale per le organizzazioni, in particolare per i sistemi sanitari, proteggere le loro applicazioni tecnologiche per ridurre al minimo il rischio rappresentato dalle minacce informatiche come i ransomware e le relative perdite umane, di dati e finanziarie.

A seguito di una crescita esponenziale delle minacce informatiche in Italia, il Cpoc (Centre de Recherche pour la Cyber Protection) di Acronis in Europa, con sede nella sede centrale Svizzera, ha fermato il 42.5% in più di minacce informatiche ai suoi utenti nel primo trimestre del 2020 rispetto al primo trimestre del 2019.

Come funziona Acronis Cyber Protect Cloud

La soluzione dispone di un modello di licenza unificato, un agente e un backend, una console di gestione, un'interfaccia utente e un alto livello di integrazione tra i servizi - condividendo i dati e automatizzando le azioni per migliorare notevolmente la sicurezza dei dispositivi endpoint e edge. I Service Provider beneficeranno ora di uno strumento capace di eliminare la complessità e consentire loro di fare della sicurezza un punto focale del loro portafoglio, soddisfacendo le aspettative dei loro clienti e consolidando i propri fornitori.

"L'integrazione unica nel suo genere di protezione dei dati e sicurezza informatica in Acronis Cyber Protect Cloud consente a Ingram Micro di soddisfare le esigenze di protezione informatica dei fornitori di servizi, delle piccole e medie imprese e dei carichi di lavoro aziendali", ha dichiarato Tim Fitzgerald, Vice Presidente, Cloud Channel Sales, Ingram Micro. Le imprese e i privati si troveranno invece a disposizione fin da subito uno strumento integrato all-in-one capace di monitorare i dispositivi, garantire la sicurezza della connessione e dello scambio in remoto dei dati e bloccare automaticamente le minacce.

ARTICOLI CORRELATI