18/02/2016 di Redazione

Nuova era per Tiscali, Riccardo Ruggiero è amministratore delegato

Sotto il nuovo Cda, l’azienda di telecomunicazioni e Web company sarda ha ora un nuovo dirigente alla guida. Ruggiero, già ex di Telecom Italia, fino a ieri è stato amministratore delegato di Aria, società appena incorporata in Tiscali.

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Riccardo Ruggiero è il nuovo amministratore delegato di Tiscali. L’ex di Infostrada e Telecom è prevalso su quello del fondatore Renato Soru, altro nome papabile nelle indiscrezioni dei giorni scorsi, il quale mantiene comunque il ruolo di amministratore delegato. “Con il passaggio di oggi si apre ufficialmente una nuova era per Tiscali”, ha commentato Soru, facendo riferimento non solo alla nomina uscita dal consiglio di amministrazione, ma anche nuovo Cda  e alla fusione con Aria Italia (parte della holding russa Gruppo Aria).

Una mossa portata a termine a fine 2015 e ora sottolineata dal nuovo ruolo di Ruggiero, che non a caso fino a ieri è stato amministratore delegato di Aria Italia. Classe 1960, il dirigente ha occupato la medesima poltrona in Olivetti e in Infostrada negli anni Novanta, per poi passare alla guida di Telecom Italia e infine, per sei anni, a quella di Aria.

L’Assembrea di Tiscali ha anche dato il via libera alla proposta di delega al Cda per l’aumento del capitale sociale attraverso l’emissione di 250 milioni di azioni ordinarie. Questo aumento è riservato a Rigensis Bank, (che ha un credito di 15 milioni di euro nei confronti di Aria) e sostituisce il precedente aumento di capitale di pari importo, deliberato a settembre dello scorso anno e riservato invece a Bank Otkritie Financial Corporation.

“Sono certo”, ha proseguito Renato Soru, “che grazie agli asset delle realtà che stiamo unendo e alle competenze e alla straordinaria energia del nuovo team creatosi, riusciremo a portare il nostro contributo in modo sempre più incisivo per il piano ultrabroadband del Paese e la sua digitalizzazione, offrendo accesso ultrabroadband su infrastruttura proprietaria, in mobilità e su rete fissa, sia nelle aree di digital divide sia nelle aree urbane”.

 

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