27/09/2016 di Redazione

Nuovi tagli per i 2% dei dipendenti Lenovo, ex Motorola

La società cinese ha confermato il piano di licenziamento di circa 1.100 lavoratori. Continuerà la razionalizzazione dell’offerta di smartphone a marchio Moto, ma le attività di ricerca & sviluppo portate avanti nella sede di Chicago saranno preservate.

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L’autunno non è iniziato nel migliore dei modi per centinaia di dipendenti di Lenovo. Secondo alcune indiscrezioni, poi confermate dall’azienda ma con un ritocco sui numeri, il piano di licenziamenti cominciato lo scorso anno proseguirà toccando un qualcosa in meno del 2% dell’attuale forza lavoro dell’azienda. Dei 55mila dipendenti, circa 1.100 hanno ricevuto o riceveranno notifica di licenziamento nelle prossime settimane. “La maggioranza delle posizioni eliminate”, recita la nota ufficiale della società cinese, “fa parte dell’integrazione strategica, ancora in corso, fra Lenovo e la divisione smartphone Motorola”.

L’intento perseguito è il medesimo dei precedenti tagli: proseguire con un “allienamento” delle attività e con un’ottimizzazione dell’offerta che permetteranno di “competere meglio nel mercato mondiale degli smartphone”. Stando ai dati di Idc relativi al secondo trimestre di quest’anno, Lenovo non compare nella classifica dei primi cinque marchi del mercato, dove sfilano nell’ordine Samsung, Apple, Huawei, Oppo e Vivo. L’acquisizione di Motorola Mobility comprata nel 2014 da Google, per la società cinese non si è dunque rivelata troppo fruttuosa.

Lenovo, inoltre, sta apportando dei “correttivi in altre aree del business, come parte di un continuo sforzo di contenimento dei costi, di incremento dell’efficienza e di miglioramento della performance finanziaria complessiva. Queste decisioni non sono mai facili, ma sono un elemento necessario per garantire una crescita profittevole di lungo termine per tutte le nostre attività”.

La società ha comunque ribadito il suo impegno nel voler preservare le attività di Motorola Mobility a Chicago, il cui quartiere generale non verrà chiuso. “Chicago”, scrive l’ufficio stampa di Lenovo, “ha una meritata reputazione di eccellenza tecnica ed è il centro delle nostre attività di ricerca & sviluppo sugli smartphone, dunque ci attendiamo di poter trarre vantaggio dai talenti locali per continuare a sviluppare lì i prodotti Moto”.

 

 

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