08/02/2012 di Redazione

Nuovo taglio in casa Nokia, la produzione va in Asia

La società finlandese annuncia un piano di “shifting” delle attività di assemblaggio dei telefonini che porterà al forte ridimensionamento di tre unità produttive in Ungheria, Messico e Finlandia. I posti di lavoro sacrificati saranno circa 4mila. L'obiet

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Komarom, in Ungheria, Reynosa, in Messico e Salo, in Finlandia: il nuovo corso di Nokia – attesa al Mobile World Congress di fine febbraio con un nuovo Windows Phone di fascia alta - passa anche da queste tre località, sedi di tre altrettanti fabbriche che verranno sensibilmente ridimensionate nel corso del 2012 e che vedranno la fuoriuscita di complessivi circa 4mila dipendenti.


La casa finlandese ha infatti annunciato ufficialmente lo spostamento in Asia delle attività di assemblaggio dei telefonini e Niklas Savander, uno degli executive vice president della compagnia, ha spiegato in uno statement che lo spostamento della produzione in Asia ha ragion d’essere perché avvicina le unità produttive ai fornitori dei componenti e migliorerà non solo il “time to market” dei prodotti della compagnia scandinava ma anche la competitività della stessa.

Nessun accenno invece alla questione del “labour cost”, elemento che tutti i grandi produttori di dispositivi elettronici – Apple in testa in campo smartphone – hanno sfruttato assai delegato in toto alle Foxconn della situazione l’assemblaggio dei propri prodotti.

Nokia, ha detto ancora Savander, non ha comunque intenzione di dismettere completamente le tre unità interessate dalla riorganizzazione e di affidare a una parte del personale incarichi a maggior valore aggiunto; per chi perderà il posto, invece, c’è la promessa di un supporto economico e dell’aiuto necessario per trovare una nuova occupazione in loco.

Il taglio dei dipendenti è comunque consistente – la forza lavoro a fine 2010 era di 132mila persone - e segue quello annunciato lo scorso settembre che porterà entro il 2012 all’eliminazione di 3.500 addetti con la chiusura del sito di Cluj in Romania e delle attività commerciali a Bonn in Germania e a Malvern negli Stati Uniti.

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