29/08/2015 di Redazione

Nuvole sempre più in alto, ma per molte aziende il cielo è lontano

Secondo una ricerca condotta da Idc e sponsorizzata da Cisco, il 53% delle imprese nei prossimi due anni si attende maggiore ricavi grazie all’adozione di tecnologie cloud. Ma solo un’organizzazione su cento possiede una strategia ottimizzata. Il 32% non

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Dopo una prima fase di assestamento e di implementazione per ridurre i costi, aumentando l’efficienza, il cloud è pronto per prendere davvero il volo. Le aziende iniziano infatti a considerarlo come una piattaforma per alimentare l’innovazione e la crescita. Il 53% delle imprese si attende nei prossimi due anni maggiori ricavi grazie alla nuvola. Si tratta però di una sfida molto complessa, perché solo una su cento possiede già una strategia di adozione del cloud ottimizzata e il 32%, invece, non ha ancora implementato alcun piano a riguardo. I dati sono stati raccolti da una ricerca sponsorizzata da Cisco e realizzata da Idc, l’infobrief “Don’t get left behind: The business benefits of achieving greater cloud adoption”. Lo studio ha coinvolto 3.400 decisori It di aziende in 17 Paesi del mondo. Attualmente, il 44% delle organizzazioni sta utilizzando o prevede di adottare il cloud privato. Il 64% di chi già implementa la tecnologia sta invece valutando le opportunità di soluzioni ibride.

Nella ricerca vengono identificati cinque livelli di maturità rispetto all’adozione del cloud: ad hoc, opportunistica, ripetibile, gestita o ottimizzata. Le aziende che passano dal livello di maturità più basso, l’adozione ad hoc, a quello più alto (ottimizzata) ottengono risultati molto significativi: i ricavi, ad esempio, possono crescere del 10,4%, con le aziende analizzate che stanno ottenendo in media 1,6 milioni di dollari in più di entrate per ogni applicazione realizzata su nuvole private o pubbliche.

Inoltre, secondo la ricerca Idc, i costi It si riducono del 77% e il tempo di provisioning per servizi e applicazioni informatici diminuisce del 99%. Il restringimento dei costi operativi associato all’adozione del cloud è generata dalla possibilità di agire in un ambiente maggiormente scalabile, affidabile e performante. Un ecosistema che permette agilità, più produttività dei dipendenti, riduzione dei rischi, risparmi relativi ai costi dell’infrastruttura e vantaggi legati all’adozione di tecnologie open source.

Ma quali sono le aree del mondo con un livello di adozione del cloud ritenuto maturo? Dopo gli Stati Uniti, con il 34% delle imprese, si trovano, forse un po’ a sorpresa, alcuni Paesi dell’America Latina (29%). In Europa, invece, il Paese con la maturità maggiore è il Regno Unito (27%), seguito dalla Germania (21%). Non si conoscono i dati dell’Italia, ma il fanalino di coda della classifica di Idc è il Giappone, con il 9%.

Considerando invece il singolo settore di mercato, si scopre che è il manifatturiero ad avere la più alta percentuale di imprese posizionate in uno dei primi tre livelli di adozione del cloud (33%), seguito dall’It (30%), dal finanziario (29%) e dalla sanità (28%). Gradi più bassi si registrano nel settore pubblico e educativo e nei servizi professionali (22%), oltre che nel commercio all’ingrosso o al dettaglio (20%). 

“Molti studi di Idc hanno dimostrato che le aziende con una adozione evoluta del cloud hanno migliori risultati: performance più solide, fatturato in crescita, maggiore flessibilità e così via”, commenta Robert Mahowald Vp, SaaS & Cloud Sw della società di analisi. “Questi vantaggi si assommano fra loro man mano che aumenta l’utilizzo delle tecnologie. La gran parte delle imprese, però, non ha fatto molta strada e deve capire quali competenze, metodologie, best practice servono per salire di livello. Cisco Business Cloud Advisor Adoption Tool può essere utile per stabilire la propria maturità nella capacità di costruire topologie ibridi efficaci, ricavandone vantaggio”.

 

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