21/02/2017 di Redazione

Offerta premium e awareness: la Lenovo di Emanuele Baldi

Il manager, ex di Fujitsu, è da poco diventato country general manager e amministratore delegato di Lenovo per l'Italia. La sua ricetta: crescere nel medio periodo, proporre un'offerta specializzata, valorizzare il marchio.

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Mi piace mettermi alla prova per questo nella vita ho fatto scelte che mi hanno portato a cambiare lavoro più volte”. Con queste parole Emanuele Baldi commenta la sua nuova vita professionale all'interno di Lenovo, con il prestigioso incarico di country general manager e di amministratore delegato per l'Italia, oltre che con quello di terroroty manager per l’Italia e Israele. Responsabilità che il dirigente ha accolto a partire dallo scorso gennaio, dopo aver lasciato il precedente incarico di direttore vendite e prodotti per Fujitsu Technologies Solutions. Laureato in Scienze dell’Informazione, Baldi vanta un curriculum in sui si alternano esperienze nel campo delle telecomunicazioni (in particoalre, nei software di intelligenza artificiale applicati a questo settore) e delle reti, ma anche all'interno di ruoli commerciali. In passato, ha lavorato per Intel, Ingram Micro e Logicom.

Mi piace relazionarmi con le persone ma anche avere il controllo di ciò che succede”, racconta il nuovo amministratore delegato di Lenovo Italia in occasione di un incontro con la stampa. “Due le ragioni principali che mi hanno fatto scegliere questa azienda: quella personale, che vede nella nomina ad amministratore delegato di una grande multinazionale un traguardo importante per chi come me è arrivato al culmine della carriera, ma soprattutto perché in Lenovo ho visto qualcosa che non è facile trovare sul mercato e cioè un’azienda dalle enormi potenzialità”

Baldi descrive l'azienda come una realtà “giovane, dinamica, veloce”, nonché capace di “pensare al futuro in modo innovativo andando a cercare idee in vari modi, il che non significa solo tecnologia” Nonostante questi pregi, nel nostro Paese però, Lenovo è un'azienda che non ha ancora concretizzato tutto il suo potenziale e che per questo motivo può crescere ancora molto. Un’azienda “a trazione posteriore”, come spiega Baldi. “Ha tutto dietro che spinge: tecnologie, innovazione, organizzazione, cultura… Manca ancora un po’ di trazione anteriore, in quanto sul mercato non emerge il suo valore completo. Manca infatti la percezione corretta dell’azienda: l’Italia ha una quota di mercato più bassa di quella della media europea e mondiale di Lenovo. Voglio leggerla in positivo come grande opportunità per l’Italia”.

La ricetta per crescere e migliorare la percezione aziendale parte da ingredienti di base: “Valorizzare la cultura Lenovo e i suoi prodotti: un’offerta end-to-end dalla mobility individuale alle soluzioni data center per il cloud – dove in mezzo si posiziona tutto-, grazie alla quale il brand deve essere percepito maggiormente e comprato per questo”, chiarisce l'Ad.

 

Emanuele Bladi, country generale manager e Ad di Lenovo Italia

 

 

Il 2017 si preannuncia quindi come un anno di transizione. Ho un piano più a lungo termine”, assicura Baldi, “ma già quest’anno vedremo i primi segnali del cambiamento, con l’idea di impostare il lavoro ed essere visibili in modo diverso”. Negli anni a venire, poi, ci si focalizzerà su aree come la mobility (per esempio, con i cellulari modulari) e i data center (server, ma anche le soluzioni software-defined e iperconvergenti), ma anche sulle workstation, sui portatili due-in-uno e sui tablet. Un mercato, quest'ultimo, che “a oggi non è vincente, ma lo sono i nostri prodotti che crescono sia in area Android sia Windows”. Per i dispositivi convertibili, l'azienda punta sui prodotti premium, come Yoga Book, Yoga Tab Pro, ThinkPad x1 e Miix 720.

Di numeri per il mercato italiano Baldi non parla, ma sottolinea che “sul fiscal year prossimo siamo molto più interessati a cosa vendiamo piuttosto che a crescere in modo importante. Puntiamo comunque a una piccola crescita di market share, ma non sarà una ricerca della crescita spasmodica, piuttosto alla capacità di proporre il giusto mix di vendita di prodotti”. Non è mancato, da parte del nuovo volto italiano di Lenovo, un accenno al canale dei partner, un canale “cresciuto molto in fretta”, ma in cui esistono ancora ampi spazi di miglioramento”.

 

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