21/03/2017 di Redazione

Openstack al centro del nuovo accordo fra Ibm e Red Hat

Big Blue è diventata Certified Cloud and Service Provider per il colosso dell’open source: i clienti potranno velocizzare l’estensione dei carichi di lavoro dall’on-premise a Openstack Platform e Ceph Storage nel cloud di Ibm.

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Ibm e Red Hat giocano una carta in comune per accelerare l’adozione di Openstack fra le aziende. Big Blue è diventata Red Hat Certified Cloud and Service Provider, in modo da dare ai clienti un’alternativa ulteriore per sfruttare Openstack Platform e Ceph Storage su infrastruttura cloud privata di Ibm. La nuova offerta, disponibile alla fine del mese, integrerà anche Red Hat Cloud Access che permetterà ai clienti del colosso dell’open source di trasferire eventuali sottoscrizioni Enterprise Linux non utilizzate dal proprio data center a un ambiente cloud pubblico e virtuale presso le sale macchine di Ibm in tutto il mondo.

Entrambi i vendor forniranno l’infrastruttura ibrida tramite Api di Openstack e i clienti potranno partire localmente e poi scalare globalmente, con le funzionalità cloud, rispettando in modo più semplice le normative legate alla collocazione dei dati e di altra tipologia.

Big Blue e Red Hat prevedono di commercializzare in modo congiunto questa nuova offerta per installazioni in cloud privato, comprese la migrazione dei carichi di lavoro, disaster recovery, estensione di capacità e consolidamento del data center.

 

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