10/11/2015 di Redazione

Oracle allarga la famiglia on Exadata Database Machine X5-8

Il nuovo sistema ingegnerizzato è adatto a supportare applicazioni Oltp, in-memory, consolidamento di database, data warehouse e Database-as-a-Service. L’utilizzo di più recenti processori Intel a 18 core permette miglioramenti di performance del 25% risp

immagine.jpg

Performance più elevate ed estrema scalabilità al costo più basso possibile: la promessa della nuovo sistema per carichi database di Oracle, Exadata Database Machine X5-8. L’ultimo nato nella famiglia dei sistemi ingegnerizzati serie X5, spiega il produttore, è adatto a supportare applicazioni Oltp (On Line Transaction Processing), worlkload basati su calcoli in-memory, operazioni di consolidamento di database, data warehouse e Database-as-a-Service. Ogni sistema X5-8 può contenere fino a 576 core su Cpu, oltre 1,3 petabyte di spazio storage su disco oppure 180 terabyte su flash PCle e fino a 34 terabyte di memoria.

Con questo prodotto, l’azienda aggiorna anche il server a bordo (a otto socket) con i più recenti processori Intel a 18-core (E7-8895 v3), per un totale di 144 nodi di calcolo per ciascuna macchina. Questo si traduce, a di Oracle, in un incremento di performance del 25% rispetto alle precedenti generazioni. Quanto al software, a bordo del nuovo modello è installata la più recente versione del software Exadata, la numero 12.1.2.2.0, che garantisce supporto IPv6 per le connessioni Ethernet, oltre a maggiori facilità di gestione e sicurezza.

La configurazione può variare a seconda del tipo di lavoro: per lo storage, per esempio, si può optare per una dotazione completamente flash o per dischi ad alta capacità con flash cache. E grazie a una tecnologia di compressione proprietaria (Oracle Exadata Hybrid Columnar Compression) è possibile, a detta del vendor, ridurre fino a dieci volte lo spazio necessario al data warehouse e fino a 50 volte le dimensioni degli archivi.

 

 

In questi giorni Oracle ha anche presentato Utilities Operations Mobile Application, un’app per dispositivi mobili rivolta agli operatori del settore energia. O meglio, rivolta agli “addetti sul campo”, chiamati a intervenire sugli impianti in caso di interruzioni o eventi imprevisti, magari legati a circostanze climatiche. Lo scopo dell’applicazione è quella di migliorare la velocità di risposta e la precisione degli interventi, riducendo allo stesso tempo i costi in carico alle utility. Come? L’app, una componente dell’Oracle Utilities Network Management System, permette di accedere on demand a strumenti, informazioni di sistema e processi, in modo da poter avviare più rapidamente le indagini sull’interruzione e le operazioni di ripristino.

 

ARTICOLI CORRELATI