15/12/2017 di Redazione

Oracle chiude il secondo trimestre con una crescita del 6%

Il fatturato è stato di 9,6 miliardi di dollari, l’utile netto di 2,2 miliardi. Ancora una volta i conti sono stati trainati dal cloud e in particolare dalle soluzioni SaaS. L’azienda ha svelato anche nuove soluzioni di sicurezza come Identity Soc.

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Oracle ha pubblicato i numeri del secondo trimestre dell’anno fiscale 2018 e l’azienda può decisamente festeggiare in anticipo il Natale. Il colosso di Redwood Shores ha infatti chiuso il Q2 con un fatturato in crescita del 6 per cento anno su anno a 9,6 miliardi di dollari, con un utile netto Gaap di 2,2 miliardi, in ascesa del 10 per cento e un utile per azione (Eps) di 52 centesimi. Gli analisti si aspettavano cifre inferiori dal punto di vista di ricavi e utile, ma sono rimasti leggermente perplessi sulle possibili future prestazioni del business cloud. Business che, ancora una volta, si è dimostrato vitale per i conti di Oracle, con una crescita del 44 per cento anno su anno a 1,5 miliardi di dollari. L’incognita ora riguarda il trimestre in corso: il 7 novembre il vendor ha già festeggiato un anno dall’acquisizione di Netsuite e la competizione con Microsoft, Google e Amazon Web Services si fa sempre più intensa.

Oracle, comunque, non ha mai tenute segrete le proprie ambizioni sul cloud e da un paio di anni sta correndo veloce per recuperare terreno nei confronti dei competitor, pur posizionandosi a un livello decisamente più enterprise. Nello specifico, l’offerta SaaS ha generato ricavi per 1,1 miliardi di dollari (più 55 per cento), il PaaS e lo IaaS combinati hanno invece portato in cassa 396 milioni, con un’ascesa del 21 per cento anno su anno.

Complessivamente, le soluzioni software in cloud e on-premise sono pesate per 7,8 miliardi e sono risultate in crescita di nove punti percentuali. Come sottolineato da uno dei due Ceo della società, Mark Hurd, le suite applicative in cloud Fusion Erp e Fusion Hcm hanno fatto un balzo in avanti del 65 per cento nell’ultimo trimestre. Oracle ha dichiarato di essere leader nel mercato delle applicazioni SaaS per il back di fascia enterprise.

I clienti di Fusion sono oltre cinquemila e il gruppo si aspetta di rafforzare la leadership nei prossimi quattro trimestri vendendo nuove app as-a-Service per un controvalore di due miliardi di dollari. I risultati della compagnia fondata da Larry Ellison arrivano a distanza di qualche settimana dall’annuncio di nuove soluzioni, fra cui la più importante è l’Autonomous Database sulla nuvola. Ma, durante l’Openworld 2017, Oracle ha svelato anche novità in ambito sicurezza come Identity Soc.

 

L'offerta cloud di Oracle

 

Pochi giorni fa il vendor ha introdotto nuove funzionalità per questo prodotto, progettato per il controllo di accessi ad applicativi e dati in ambienti di cloud ibrido. La novità principale di Identity Soc è lo sviluppo, sulla base dei componenti di machine learning integrati nella soluzione, di alcune funzioni di governance specifiche per l’hybrid cloud per garantire un controllo degli accessi ancora più granulare.

In base alle informazioni di contesto su ogni singolo accesso (tra cui luogo, dispositivo, account e così via) diventa tra l'altro possibile definirne in tempo reale un indice di rischio e bloccare eventualmente i collegamenti sospetti. L’azienda ha inaugurato anche un nuovo programma destinato ai partner tecnologici: Identity Soc Security Network prevede l'integrazione della piattaforma Oracle con i prodotti sviluppati da altri vendor di cybersecurity, come firewall, sistemi di Enterprise Mobility Management e servizi di threat intelligence.

 

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