07/11/2014 di Redazione

PA: la tecnologia vista dai dirigenti del settore pubblico

Da uno studio condotto dall’Economist Intelligence Unit e sponsorizzato da Ricoh emerge come molti di loro non ritengano i cambiamenti guidati dalla tecnologia un aspetto prioritario. Attenzione al rischio crescente nell’ambito delle comunicazioni con i c

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Due terzi dei dirigenti del settore pubblico sono convinti che la propria organizzazione dovrà evolvere rapidamente nei prossimi tre anni per tenere il passo con i mutamenti in atto, ma solo il 27% ritiene che l’adozione di misure per adattare le proprie organizzazioni a tali cambiamenti sia un aspetto prioritario o di estrema urgenza. Inoltre, il 55% ritiene che le nuove tecnologie avranno sulle organizzazioni un impatto minimo o addirittura nullo nei prossimi tre anni (negli altri settori la percentuale dei dirigenti che pensa che l’impatto sarà minimo scende al 29%). E’ quanto emerge dal nuovo studio The Challenge of Speed (La sfida della velocità) condotto dall’Economist Intelligence Unit e sponsorizzato da Ricoh.

 

 

Il report mostra come alcuni cambiamenti sono comunque inevitabili: negli ultimi tre anni la maggioranza dei dirigenti pubblici (71%) ha modificato il proprio lavoro e il proprio modo di operare come conseguenza dell’innovazione tecnologica. Inoltre, la maggioranza dei dirigenti pubblici ha in programma di migliorare ulteriormente l’efficienza della propria organizzazione e ritiene che le aree in cui avverranno importanti cambiamenti nei prossimi anni saranno le risorse umane con l’assunzione di nuovo personale (45%) e i processi aziendali “core” con l’obiettivo di migliorarli (44%).

Molti dirigenti intervistati in Europa si dimostrano preoccupati del fatto che la rapidità dei cambiamenti possa comportare un rischio crescente nell’ambito delle comunicazioni tra PA e cittadini “non digitali”. Con la diffusione dei sistemi di e-government e delle comunicazioni on-line è necessario prendere in considerazione le esigenze delle persone che non hanno ancora acquisito una piena dimestichezza con le nuove tecnologie. Il campione d’indagine ritiene che, per una rapida trasformazione delle procedure e delle attività, le funzioni It (45%) e marketing (45%) siano di uguale importanza.

 

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