22/05/2017 di Redazione

Pagamenti con Google Assistant, la nuova sfida di Big G a Apple

L'assistente virtuale potrà presto, inizialmente solo negli Usa, eseguire pagamenti elettronici tramite comando vocale impartito a uno smartphone Android o allo speaker Google Home. Funzione già presente in Siri.

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Nuovi strumenti popolano il mondo dei pagamenti digitali. Quasi in contemporanea con lo sbarco di Apple Pay in Italia, da Mountain View è giunto l'annuncio di una nuova capacità dell'assistente virtuale, Google Assistant, ovvero quella di attivare procedure di pagamento sull'input di comandi vocali. Proprio come già è in grado di fare Siri, sfruttando l'integrazione con diverse app e servizi (come PayPal). Per quanto riguarda Big G, la disponibilità della nuova funzione sarà inizialmente riservata a chi risiede negli Stati Uniti, ma non è difficile immaginare prossime estensioni ad altri mercati.

Parliamo al futuro perché al momento l'azienda ha solo annunciato nel corso del Google I/O della settimana scorsa una nuova Api che sarà disponibile nei prossimi mesi, per consentire agli sviluppatori e a chi opera nel retail di integrare nelle proprie app o siti Web questa funzione. La società di Mountain View, in ogni caso, sta già conducendo alcuni test con alcuni partner statunitensi, fra cui la catena di locali Panera Bread.

Previo possesso di una carta di debito collegata all'account Google, si potranno fare acquisti su siti Web o app mobili, così come versare somme di denaro ai propri contatti. Sarà sufficiente pronunciare al microfono dello smartphone l'indicazione vocale contenente l'importo e il destinatario, per esempio “Ok Google, invia 50 dollari a Tizio”. A garanzia di sicurezza, la transazione va confermata tramite password o lettura dell'impronta digitale.

 

 

Big G non è certo una novellina nel campo dei pagamenti digitali, dove opera da anni con il servizio di “portafoglio virtuale” Google Wallet e con Android Pay, l'antagonista del quasi omonimo di Apple (oggi presente in una decina di mercati ma ancora non debuttato in Italia. La novità sta nell'integrazione con gli assistenti virtuali e, quindi, nel comando vocale, che forse solo poco tempo fa sarebbe parso un metodo azzardato.

I pagamenti con Google Assistant avranno, inoltre, il vantaggio di poter essere eseguiti non solo attraverso lo smartphone, ma anche con lo speaker Google Home. Questa categoria di prodotto – in cui rientrano anche Amazon Echo, prodotti che integrano Cortana come Invoke e il dispositivo basato su Siri sviluppato e ancora non presentato da Apple – è certo attualmente poco diffusa nella abitazioni degli italiani. Oggi ancora “acerba”, in futuro però con il calo dei prezzi potrebbe rappresentare la prossima innovazione smart di massa.

 

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