16/10/2014 di Redazione

Pagamenti: la crittografia dal Pos al server è la sfida di Intel

L’azienda sta sviluppando quello che, a suo dire, sarà il primo strumento dell’Internet of Things inserito all’interno dei Pos. Il nuovo chip con software integrato sarà compatibile con Apple Pay e Google Wallet e proteggerà i dati con la crittografia in

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La prima tecnologia di encryption dei dati integrata all’interno dei sistemi Pos, Point-of-sale, e resa possibile dall’Internet of Things è dirittura d’arrivo. A firmarla sarà Intel: si tratterà, infatti, di un chip con software crittografico integrato, installabile sui sistemi Pos e su altri terminali di pagamento. Quasi superfluo sottolineare l’utilità di uno strumento di questo tipo: oggi i timori legati al furto di dati e alle violazioni informatiche sono tra i motivi che frenano l’evoluzione del digital payment, sia esso veicolato dalle transazioni via Web e via app mobile, sia tramite pagamenti contactless.

Intel spera, appunto, di imprimere una svolta a questo scenario. Il nuovo sistema sfrutterà chip prodotti dall’azienda statunitense (Core e Atom, fra gli altri) in combinazione con un software battezzato Data Protection Technology for Transactions e sviluppato da Ncr.  Il sistema, dunque, si prenderà cura sia della sicurezza della transazione, sia di quella del trattamento e della conservazione dei dati.

Questo il meccanismo: nel momento in cui si paga con carta utilizzando un Pos, la tecnologia crea diversi strati di sicurezza per proteggere i dati; questi vengono crittografati già all’interno del Pos, per poi essere trasferiti attraverso un canale dedicato verso la compagnia che processa i dati della carta di credito e, in ultima sede, verso la banca che autorizza il pagamento. Usare più livelli di sicurezza, come spiegato da Bradley Corrion, platform solutions architect di Intel, “minimizza il rischio che i dati vengano intercettati nel corso dei pagamenti”.

 

 

A detta di Intel, il risultato ottenuto è un alto livello di sicurezza non solo per le operazioni di acquisto, ma anche per i dati che rimangono archiviati nei server. In prospettiva più ampia, l’effetto sarà quello di accelerare l’impiego dell’Internet of Things in ambito retail.

Condizione necessaria sarà la capacità di supportare quanti più sistemi e metodi di pagamento digitale possibile, e a tal proposito Intel ha già garantito la compatibilità di questa tecnologia con i maggiori circuiti di carta di credito/debito, come Visa e Mastercard, nonché con i metodi basati su Nfc quali Apple Pay e Google Wallet. La varietà di form factor dei terminali Pos, inoltre, non rappresenterà un problema, e Intel ha assicurato che per usare il nuovo sistema non saranno necessari investimenti hardware.
 

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