06/04/2017 di Redazione

Pagamenti via WhatsApp, la sperimentazione partirà dall'India

L'applicazione di messaggistica istantanea, secondo fonti indiane e statunitensi, introdurrà nei prossimi mesi una fuzionalità di pagamento in-app, come già fatto da Facebook con Messenger. Il primo Paese interessato sarà l'India.

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Chattare, inviare emoticon, scambiare link, foto e video e – presto – anche eseguire micropagamenti: WhatsApp si prepara a diventare uno strumento di interazione ancora pià completo. L'applicazione di messaggistica introdurrà nei prossimi mesi, partendo dall'India, una nuova funzionalità di pagamenti in-app, secondo quanto si è appreso da fonti indiane e da successive verifiche di TechCrunch. “L'India è un mercato importante per Whatsapp”, ha riferito un protavoce della società alla testata statunitense, senza confermare ma nemmeno smentire l'indicrezione. “Stiamo valutando un modo per collaborare con altre aziende che convidiano la nostra stessa visione e continueremo ad ascoltare attentamente i feedback degli utenti”.

 

Certamente un mercato come quello del gigantesco Paese asiatico – dove la connettività è spesso ancora un problema, ma dove l'uso di smartphone e feature phone continua a crescere – appare particolarmente fertile per un'app mobile, a basso consumo di dati e diffusa endemicamente. Le basi del nuovo progetto sarebbero state gettate il mese scorso, durante una visita del cofondatore di WhatsApp Brian Acton, incontratosi con il ministro delle Comunicazioni e dell'Informatica indiano.

 

D'altra parte servizi simili in India stanno già prendendo piede, certo senza poter vantare un'audience altrettanto ampia. Per esempio Truecaller, un'app dai natali svedesi il cui principale scopo è identificare, filtrare o bloccare le chiamate e gli Sms in ingresso, e che ha avviato una collaborazione con una banca di Mumbai (Icici Bank) proprio per incorporare una funzione di pagamenti peer-to-peer. Il precedente più vicino a Whatsapp è però certamente quello di Messenger, l'altra applicazione di messaggistica posseduta da Facebook, nonché integrata direttamente all'interno del social network: al momento possono inviare e ricevere somme di denaro solo i possessori di carte di pagamento emesse da una banca statunitense.

 

Resta da capire quali modalità intenda scegliere WhatsApp per l'eventuale lancio della nuova funzione in India. Qui, certamente, il possesso di carte di credito/debito è meno diffuso rispetto a quanto non sia negli Stati Uniti, e non è da escludere l'ipotesi di un eventuale collegamento dell'account WhatsApp al credito telefonico o a carte prepagate.

 

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