10/10/2017 di Redazione

Pagine Web mobili più rapide: nuova acquisizione per Google

Big G ha rilevato, per una cifra sconosciuta, Relady Media, società fondata da un ex dipendente di Mountain View. L’azienda sviluppa un convertitore per rendere i contenuti compatibili con Amp, il progetto open source spinto dalla stessa Google per veloci

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Google vuole che le pagine Web vengano caricate ancora più velocemente sui dispositivi mobili. L’azienda ha rilevato Relay Media, piccola società di Palo Alto che ha sviluppato un sistema per convertire rapidamente i contenuti Web in Amp Html, il formato mobile open source a caricamento istantaneo in grado di supportare anche inserzioni pubblicitarie, analytics ed eventuali paywall. Una tecnologia su cui il colosso di Mountain View sta spingendo da quasi due anni, appoggiata da decine di editori in tutto il mondo, aziende tecnologiche, social network e piattaforme Cms come Wordpress. Relay Media è stata fondata da un ex dipendente Google e la cifra messa sul piatto per l’acquisizione non è stata resa nota. L’intenzione di Big G è quella di chiudere l’azienda e di trasferire tutta la tecnologia internamente, in modo da non interrompere l’erogazione del servizio.

Una modalità confermata dalla stessa Relay Media sulla propria home page, dove l’azienda ha sottolineato che al momento la selezione di nuovi editori è sospesa per favorire l’integrazione. “Non ci sono indicazioni su come Converter potrebbe evolvere nel tempo, ma vi assicuriamo che se ci dovessero essere cambiamenti sostanziali riceverete una comunicazione almeno novanta giorni prima”, ha aggiunto Relay Media in una nota ai clienti.

Clienti che, da oggi, saranno soggetti ai termini e condizioni di Big G, così come alle sue policy riguardanti la privacy. I nuovi asset rilevati dal gigante californiano gli permetteranno di spingere ulteriormente il progetto Amp (utilizzato su oltre 900mila domini) e, più in generale, tutto il mondo delle ricerche da mobile. Un mercato sempre più lucrativo per Google, che genera circa un quarto di tutto il fatturato del gruppo. E che non farà altro che continuare a crescere.

 

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