20/04/2018 di Redazione

Palo Alto Networks, sicurezza più intelligente e automatizzata

La recentissima acquisizione di Secdo esemplifica in modo chiaro come stia evolvendo una società nata con il Next Generation Firewall.

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Per capire cosa sia diventata oggi Palo Alto Networks, a circa tredici anni dalla nascita con una proposizione orientata ai firewall di nuova generazione, conviene partire dalla fine, ovvero dalla stretta attualità. Di pochi giorni fa, infatti, è l’acquisizione dell’israeliana Secdo, che porterà a rafforzare la soluzione di protezione degli endpoint Traps, ma anche ad alimentare applicazioni studiate per rilevare attacchi e porvi rapido rimedio, con dati piùù ricchi rispetto a quelli delle tradizionali soluzioni Edr (endpoint detection and response). Il livello di profondità dell’investigazione e dell’analisi dovrebbe consentire di concentrare l’attenzione sulle attività effettivamente pericolose, con un motore analitico in grado di ricostruire con precisione la catena di causalità degli eventi.

La mossa di Palo Alto non solo si inscrive nella generale tendenza alla convergenza fra endpoint protection e soluzioni Edr, ma soprattutto rafforza la centralità dell’Application Framework, sul quale la società ha fondato, a partire dallo scorso anno, il proprio percorso evolutivo rispetto alle origini ancorate ai Next-Generation Firewall.

La nostra missione è prevenire gli attacchi che possono andare a buon fine, spiega il country manager Mauro Palmigiani. “Nell’attuale scenario informatico, gli elementi da controllare come possibili vettori d’attacco stanno crescendo, a causa dell’affermazione di fenomeni come la mobility, il cloud, la social consumerization o l’Internet delle cose. Il nostro obiettivo è aiutare a contrastare anche le minacce che ancora non si conoscono e per questo occorre una visibilità completa su tutto quanto interagisce con l’azienda”.