22/06/2015 di Redazione

Passo dopo passo, ecco il piano per lo sviluppo del 5G

L’International Telecommunication Union (Itu), organizzazione che si occupa di definire gli standard nelle telecomunicazioni, ha elaborato un cronoprogramma per definire i principali requisiti della quinta generazione mobile. L’obiettivo è arrivare alla c

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Il 5G inizia ufficialmente a prendere forma. Almeno nella mente dei dirigenti dell’International Telecommunication Union (Itu), che hanno pubblicato una serrata tabella di marcia per arrivare a definire le specifiche della prossima generazione di comunicazione mobile entro la fine di questo decennio, con un piano ribattezzato Imt-2020. Il 2016 sarà l’anno della svolta, perché dovrebbero partire i primi test effettivi sullo standard, con prove sul campo relative sia alla velocità di trasmissione dati che alla sua sostenibilità in termini tecnologici. Infatti, secondo l’Itu, per lo sviluppo del 5G si renderanno necessarie interfacce capaci di supportare canali fino a 20 Gbps. Un dato impressionante, se confrontato con lo scenario attuale: significa velocità superiori anche di venti volte rispetto al 4G, che sta iniziando a prendere piedi in questi mesi.

La sfida tecnologica è quindi notevole, considerando che in molti Paesi del mondo la copertura 4G è ancora un sogno. Secondo la Commissione Europea, il 20% delle aree del Vecchio Continente non ha attualmente accesso alle reti di quarta generazione. “L’analisi dettagliata degli elementi chiave per il 5G è attualmente in corso”, comunica l’Itu. “Ancora una volta, il merito va soprattutto alla proficua collaborazione con i principali operatori del settore e con tutti gli stakeholder di questa comunità”.

Secondo il cronoprogramma pubblicato online, l’Itu cercherà ad esempio di stabilire per febbraio 2016 i principali requisiti tecnici e di performance del 5G, aprendo le consultazioni per valutare le tecnologie più efficienti. I principali player mondiali stanno nel frattempo conducendo test in proprio sulla trasmissione dati di quinta generazione. A ottobre 2014, Samsung aveva toccato i 7,5 Gbps, ma il record era stato bruciato solo dopo pochi mesi dai ricercatori dell’Università del Surrey.

Grazie alle tecnologie progettate dal 5G Innovation Centre dell’ateneo, infatti, si sono raggiunte velocità di un terabyte al secondo. Ovviamente, si tratta soltanto di esperimenti e come tali devono essere valutati. Ma sono il segno di una realtà in costante evoluzione, che dovrà fare i conti in parallelo con lo sviluppo dei terminali, dispositivi mobili in primis. Senza dimenticare la capacità di storage che, per “accogliere” decine di gigabyte al secondo, dovrà essere sicuramente ampliata e resa ancora più performante.

 

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