03/12/2015 di Redazione

Passo dopo passo, la videosorveglianza va nel cloud

Al pari di molti altri tipi di applicazione, anche quelle di sorveglianza a mezzo video stanno migrando sulla nuvola, sfruttando vantaggi quali la maggiore disponibilità di storage e la flessibilità. Stefano Torri, European sales director di March Network

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In questi anni abbiamo visto il cloud computing sbocciare e fiorire, e sempre più lo vedremo nei prossimi anni. Le aziende si stanno spostando sulla nuvola per far fronte alla crescita esplosiva dei dati, oltre che per sfruttare vantaggi di maggior flessibilità e riduzione dei costi, e questa logica ben si applica anche all’ambito della videosorveglianza. Secondo Idc, la spesa per le infrastrutture cloud crescerà a livello globale del 24% entro la fine del 2015, e a oggi il mercato dei prodotti Web-based ha raggiunto un valore di 32,6 miliardi di dollari. Cifre destinate a crescere in modo esponenziale nei prossimi anni: sempre a detta di Idc, nel 2019 le spese per gli investimenti cloud dovrebbero raggiungere i 53 miliardi di dollari, con un incremento annuo del 15%.


Se questo è lo scenario generale, la videosorveglianza impone una riflessione dedicata su quali siano i passi da compiere per spostare sul cloud masse dati in formato video, assicurandone poi sicurezza e accessibilità. Cinque step, su cui riflettere e prendere decisioni, illustrati da Stefano Torri, European sales director di March Networks.

 

 

 

 


I sistemi di videosorveglianza si contraddistinguono per requisiti unici che li differenziano da altri tipi di applicazioni aziendali. Con il crescente numero di aziende che si affidano alle tecnologie cloud per ridurre i costi It, per semplificare la gestione e per rendere l'infrastruttura informatica più flessibile e scalabile, non sorprende che in molti stiano progettando di adottare questo tipo di soluzioni anche per la videosorveglianza. Bisogna, tuttavia, considerare attentamente ogni singolo caso e valutare alcuni step fondamentali. Solo con questo modus operandi un’azienda potrà essere in grado di prendere una decisione ponderata su come sfruttare al meglio le innovative tecnologie cloud per ottenere il massimo dal proprio sistema di videosorveglianza. Determinare dove e come la tecnologia cloud possa supportare un sistema di videosorveglianza dipende in particolare da alcuni fattori fondamentali: banda, storage, costo, sicurezza e accessibilità.


Primo step: la banda

La banda totale necessaria a trasmettere un flusso video varia a seconda del numero di immagini al secondo catturate dalle telecamere e dalla qualità delle immagini stesse. Considerando che molte aziende stanno sostituendo alcune delle vecchie telecamere analogiche, se non tutte, con nuove telecamere IP megapixel, la banda è una discriminante da considerare prima di aggiornare l’intero sistema. Attualmente gran parte delle aziende non dispone di banda sufficiente e necessaria per trasmettere i video catturati da molteplici telecamere IP sul cloud. E anche le aziende che dispongono di connessioni ad alta velocità di trasmissione dati in tutti i siti monitorati potrebbero non essere nella posizione di poter dedicare la maggior parte della banda al sistema di videosorveglianza.


Secondo step: lo storage

Prima di affidarsi ad una soluzione cloud - based per la videosorveglianza, le aziende devono considerare che gran parte dei filmati archiviati non è mai visionato e utilizzato (ad eccezione delle realtà che sfruttano le capacità di analisi e reportistica associate alla videosorveglianza), in quanto gli operatori accedono al video in seguito a notifiche generate da eventi e allarmi. Diventa quindi importante determinare quando ha senso trasmettere attraverso costose connessioni internet il video per l'archiviazione su server cloud.


Terzo step: i costi

Supponiamo di eliminare il problema della trasmissione dati, immaginando che la disponibilità di banda non sia un problema: in questo caso le tecnologie cloud potrebbero garantire spazio di archiviazione teoricamente illimitato, spazio il cui costo continuerà probabilmente a diminuire con il miglioramento progressivo delle tecnologie di archiviazione. Anche in questa condizione ideale, le aziende dovrebbero comunque determinare per quanto tempo mantenere i filmati sui server cloud e se sia necessario implementare funzionalità di ridondanza dei dati. Fattori che possono potenzialmente far lievitare il costo della soluzione di archiviazione su server tenuti nella nuvola.


Quarto step: la sicurezza

Dal momento che i sistemi di videosorveglianza sono sempre più connessi a Internet, è fondamentale che ottengano lo stesso livello di attenzione riguardo i rischi e vulnerabilità rispetto ai sistemi It tradizionali, quali server e workstation. Dati i rischi legali, finanziari e di reputazione associati a furto di dati e video, le aziende sono molto attente nell’assicurare l'integrità e la sicurezza della propria rete di videosorveglianza e questo è un requisito di fondamentale importanza da considerare. Port-forwarding, firewall, topologia di rete e crittazione dei file video sono accorgimenti che possono avere un impatto significativo sulla sicurezza e sulla protezione di un sistema di videosorveglianza basato su cloud, ma richiedono un alto livello di conoscenze e impegno da parte del reparto It interno all’azienda.


Quinto step: l’accessibilità

Alcune organizzazioni sono caratterizzate da regolamenti interni che proibiscono in modo assoluto che video e dati possano uscire dalla rete aziendale o essere archiviati su server di terze parti: affidarsi a una rete gestita da terzi per trasmettere e scaricare video significa che qualunque interruzione di connettività potrebbe “isolare” l’azienda dal cloud e dal video archiviato, causando probabilmente perdita di dati e informazioni che anche in seguito al ripristino non sarebbero più disponibili.  In definitiva, senza le giuste domande a portata di mano è possibile che un'azienda finisca per adottare una soluzione che non includa tutte le funzionalità di cui necessita quotidianamente o più costosa di quella attualmente installata, minando significativamente la capacità di accedere ai video archiviati e alle applicazioni di Business Intelligence.

 

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