Per diventare sempre più completa e aggiungere un tassello alla sua offerta di servizi mobile, PayPal è pronta a spendere 890 milioni di dollari. Questa la cifra fissata per l’acquisizione di Xoom, una startup (che niente ha a che fare con l’omonimo tablet di Motorola né con l’omonima società di Web hosting) domiciliata a San Francisco, autrice di un servizio di trasferimento di denaro non troppo diverso da Western Union e da Moneygram. Al pari di questi, Xoom è utilizzato soprattutto per inviare soldi ad amici, parenti e persone che rientrano fra le proprie conoscenza. La sua peculiarità è però quella di usato da terminale mobile, attravero un’app per Android e iOS, nel 60% delle transazioni.
Nel giro di un anno, da aprile 2014 ad aprile 2015, 1,3 milioni di persone hanno traferito complessivamente 7 miliardi di dollari in 37 nazioni attraverso Xoom. Nel 2013 la società era stata quotata oltre il miliardo di dollari, subendo poi un crollo finanziario lo scorso anno e risalendo nell’ultimo semestre (con 44,4 milioni di dollari di fatturato raggiunti nel solo primo quarter del 2015). L’offerta di PayPal è di 25 dollari ad azione, il 25% in più rispetto alle recenti quotazioni a Wall Street.
Numeri a parte, l’interesse è motivato: il colosso del digital payment potrà raggiungere mercati in cui ancora non è radicato, come Messico, India, Filippine, Cina, Brasile e Pakistan. Mercati che corrispondono a Paesi a forte emigrazione, verso cui viaggia un inteso traffico di denaro inviato dai familiari residenti all’estero.
“L’espansione nel trasferimento di denaro internazionale”, ha dichiarato il presidente di PayPal, Dan Schulman, in una nota ufficiale, “si allinea con la nostra visione strategica per la semplificazione e la gestione dei movimenti monetari. L’acquisizione permette a PayPal di offrire una più ampia gamma di servizi ai suoi clienti in tutto il mondo, di aumentare il loro numero e di immettersi in mercati emergenti”.
L’acquisizione sarà completata entro la fine dell’anno e andrà a sommarsi a quelle di CyActive e Paydiant, realizzate di recente. La prima, acquistata da in marzo, è una startup israeliana specializzata in cybersicurezza, mentre la seconda è un servizio di mobile payment per il quale PayPal ha speso 280 milioni di dollari.