28/05/2012 di Redazione

Pc con Windows XP troppo costosi da gestire

Secondo un sondaggio condotto da IDC per conto di Microsoft, tenere ancora attivi in azienda sistemi basati sul vecchio sistema operativo comporta costi cinque volte superiori a quelli che si avrebbero con le piattaforme più recenti. Eppure il 42% della b

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I costi di supporto annuale per Windows XP sono cinque volte superiori a quelli di Windows 7. L'informazione è stata divulgata da Microsoft nell'ambito della battaglia sempre più serrata per cercare di eliminare il sistema operativo vecchio di 11 anni dalla dotazione aziendale.

La casa di Redmond ha intensificato quest'anno la campagna di sensibilizzazione per forzare la soppressione di XP, prima avviando il conto alla rovescia per la fine del supporto di sicurezza, che terminerà ad aprile 2014, poi con messaggi forti come quello del mese scorso, in cui si leggeva "se la vostra azienda non ha iniziato la migrazione a computer moderni siete in ritardo."

Il calcolo dei costi è stato pubblicato sul blog ufficiale da Erwin Visser, dirigente della divisione Windows, che ha usato i dati rilevati da IDC in un sondaggio (PDF) commissionato dalla stessa Microsoft fra aziende di medie e grandi dimensioni riguardo ai costi di supporto per XP e Windows 7.

Quello che è emerso è che il 42% della base "commerciale" installata poggia su XP, e che l'intenzione di Microsoft di dismettere il supporto porterà in 23 mesi ad avere una rimanenza dell'11 per cento.

Le aziende che rientreranno in questa percentuale dovranno sostenere conti elevatissimi per il mantenimento della struttura IT, perché probabilmente il software decrepito sarà installato su computer altrettanto vecchi. Si stima che dopo tre anni "i costi cominciano ad accelerare" a causa di continui interventi IT richiesti dai dipendenti, i tempi di inattività si prolungano, di conseguenza il costo del lavoro lievita del 25%, per arrivare poi al 29% nell'arco di cinque anni.

Di pari passo salgono anche i costi di produttività degli utenti: 23% nel quarto anno e 40% nel corso di cinque anni. In questo modo al quinto anno i costi si moltiplicano fino ad aumentare del 73%.

Secondo IDC il sistema operativo svolge un ruolo importante nel computo delle differenze di costo. Le aziende intervistate da IDC hanno ammesso che hanno speso tempo l'82 per cento di tempo in meno per gestire le patch di Windows 7 rispetto a quelle di Windows XP.

Contestualmente i malware hanno richiesto il 90% di tempo in meno per essere debellati e l'help desk ha lavorato l'84% di tempo in meno. Per non parlare dei benefici nella produttività generale degli utenti che usano Windows 7 rispetto a XP, che sprecano il 94% meno tempo di riavviare i loro computer.

IDC ha fatto i conti e ha concluso che ogni 230 Pc con sistema operativo Windows 7 piuttosto che XP, un'azienda potrebbe avere un dipendente in meno a tempo pieno nell'ufficio IT. La società di ricerche ha fatto anche i conti sul ritorno di investimento: l'acquisto di un nuovo Pc con 7 si ripaga in un anno e genera quasi mille dollari di risparmio dovuti alla riduzione dei costi IT e dei tempi di inattività dei lavoratori.

Insomma, in conclusione "la migrazione da Windows XP a Windows 7 porta un rendimento del 137% sul capitale investito nel corso di un periodo di tre anni". Forse è davvero ora di aggiornarsi.


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