09/12/2014 di Redazione

Per BlackBerry è arrivato il momento di tornare a crescere

Per riuscirci, la società ha deciso di ripartire da una strategia tutta focalizzata sul mondo aziendale. Il 2014 è stato l’anno in cui sono state messe le basi per essere nuovamente protagonisti nella mobilità enterprise, con il lancio di Bes 12, del nuov

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Gli ultimi sono stati anni complicati per BlackBerry. Dopo avere profuso grandi sforzi per cercare di sfondare nel mercato consumer degli smartphone, essere arrivata vicina al crollo totale e avere poi deciso di tornare a concentrarsi sul mercato aziendale, è ora il momento di fare il punto sullo stato di salute della società. Che è positivo, secondo Markus Muller, regional managing director Europe di BlackBerry. L’azienda ha chiuso il suo secondo trimestre fiscale a fine agosto con un fatturato di 916 milioni di dollari, contro gli 1,6 miliardi registrati nello stesso periodo del 2013. A livello di perdite si è passati dai 965 milioni di un anno fa ai 207 attuali, che dopo gli indispensabili aggiustamenti contabili sono diventati rispettivamente 248 e 11 milioni. La notizia positiva arriva però dal fatto che, tra contante e investimenti, BlackBerry è tornata ad avere in cassa 3,1 miliardi di dollari, contro i 2,6 miliardi dello scorso anno. Inoltre, benché in valore assoluto la cifra sia in calo (da 570 a 435 milioni) il margine di profitto lordo in termini percentuali è salito dal 36 al 47,5%. Secondo Muller, questo significa che ora la società può smettere di “giocare in difesa” per passare a una strategia concentrata sulla crescita.

 

Markus Muller, regional managing director Europe di BlackBerry

 

Alla base di questo cambio di passo ci sono le numerose azioni intraprese quest’anno da BlackBerry. A gennaio John Chen, Ceo dell’azienda, ha svelato ufficialmente la nuova strategia. Da allora sono stati fatti molti annunci: a febbraio è stata lanciata la nuova gamma di prodotto, a marzo BlackBerry 10 ha ricevuto l’approvazione statunitense DoD per ottenere la certificazione Fips di Secure Work Space, ad aprile è stato fatto un investimento in NantHealth, a maggio BlackBerry Os 10 è stato aperto per consentire la gestione dei dispositivi BlackBerry anche tramite soluzioni di altri vendor e sono stati lanciati lo Z3 e il Progetto Ion, a giugno è arrivato Bbm Protected, a luglio è stata acquisita la società tedesca SecuSmart, ad agosto è arrivata l’approvazione definitiva di Secure Work Space e a settembre è stata acquisita la brittanica Movirtu. E poi è arrivato sui mercati internazionali il BlackBerry Passport (leggi qui).

Infine, il 13 novembre scorso è stato il momento del debutto di Bes (BlackBerry Enterprise Services) 12, accompagnato dal lancio di BlackBerry Blend for the Enterprise, WorkLife, Enterprise Identity, Vpn Authentication, Bbm Meetings e dall’annuncio delle collaborazioni strategiche con Samsung (su Knox) e SalesForce. I pilastri su cui si regge la nuova strategia di BlackBerry sono quattro: produttività, sicurezza, collaborazione e comunicazione. “Ogni nuovo progetto deve passare da questa valutazione e deve essere utile a ognuno di questi quattro aspetti della vita aziendale,” ha detto Muller in un suo recente intervento a Milano. “Se anche uno solo di questi parametri non viene rispettato, il progetto viene scartato”.

 

Al centro dell’attenzione della società c’è ora in particolare la strategia per l’Enterprise Mobility Management. Grazie a Bes 12 oggi è possibile gestire dispositivi BlackBerry, iOs, Android e Windows Phone, governando quindi i fenomeni di Byod (Bring Your Own Device) e Cope (Corporate Owned, Personally Enabled) e la strategia Cobo (Corporate Owned, Business Only). L’avere permesso ad altri vendor di gestire anche i suoi terminali è poi un segnale forte: l’azienda vuole rimanere sul mercato dei dispositivi e per riuscirci deve fare in modo che i suoi smartphone possano entrare negli ambienti esistenti, senza costringere le aziende a scelte esclusive.

 

 

Le due recenti acquisizioni, infine, offrono altri importanti indizi sulla direzione che BlackBerry sta prendendo. Con SecuSmart è possibile effettuare chiamate voce crittografate senza bisogno di terminali specifici o di compliate operazioni: basta dire, prima di premere il tasto Chiama, che si desidera far partire una comunicazione protetta; con Movirtu, invece, è possibile gestire identità multiple con lo stesso terminale e la stessa Sim, suddividendo così le attività aziendali da quelle personali con addebiti separati. Per sapere se la rinnovata BlackBerry avrà il successo che il nuovo management si auspica, la parola passa ora al mercato.

 

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