Sempre meno lavoratori, ormai, si dichiarano più o meno apertamente scettici o addirittura ostili nei confronti del cloud. Così accade, quantomeno, nei contesti aziendali grandi e medi osservati in diversi Paesi del mondo da una ricerca sponsorizzata da Verizon, che ha coinvolto oltre 500 (527) lettori abbonati dell’Harward Business Review. Appena l’8% degli intervistati ha dichiarato che la propria azienda non ha beneficiato in alcun modo apparente dell’adozione del cloud, mentre il 18% non ha saputo esprimersi.
Fonte: Business agility in the cloud, Verizon e Harvard Business Review
Quasi tre su quattro, il
74%, al contrario hanno citato
vantaggi competitivi significativi (30%), discreti (“some”, 33%) o modesti (“little”, 11%). Di che tipo? Per sette imprese su dieci fra coloro che hanno adottato il cloud (ovvero il 70% del totale delle aziende interpellate), la prima conseguenza è la
riduzione della complessità del business, mentre per il 60% si ottiene un incremento di produttività dei dipendenti, per il 52% migliora la capacità di rispondere ai clienti.
Un altro punto di vista, leggermente più tecnico, su quali siano i vantaggi della nuvola, è la risposta alla domanda sul “valore di business” del cloud. La voce più citata al primo posto (37%) è la
semplificazione delle operazioni interne all’azienda, seguita a ruota dalla migliore delivery delle risorse (33%), dalla creazione di nuove modalità di lavoro e collaborazione fra dipendenti (31%), dall’aumentata capacità di analisi dei dati (23%) e dal più veloce rollout di iniziative di business.
Cautele ed entusiasmiLa nota dolente, in questo scenario di generale apprezzamento del cloud, è la
sicurezza. Va detto comunque che si tratta di una nota sempre meno dolente: la quota di coloro che negano un aumento del rischio It è nettamente superiore alla metà del campione, cioè 65%. Addirittura, sui 527 intervistati, il 36% ritiene che l’adozione del cloud possa aumentare la sicurezza, mentre per il 29% non produce cambiamenti sui livelli di rischio It.
Più in generale, l’indagine di Verizon divide le aziende interpellate in quattro gruppi. Il più consistente, corrisponde al 35% delle realtà, è quello degli
“entusiasti” del cloud, fermamente convinti dei suoi vantaggi e orientati ad adottarlo in misura crescente in base alle esigenze dell’azienda. Quasi altrettanto numerosi, 34%, sono i
“moderati”, che credono nel valore della nuvola in talune circostanze, mentre poco più di un quinto, il 22%, è rappresentato dai
“cauti”, che si interessano e si informano in merito al cloud pur non avendolo ancora abbracciato. Soltanto il 9% non lo utilizza né ha intenzione di farlo nell’immediato futuro.
All’interno del 70% dei cloud adopter, la spinta verso il servizi e risorse di nuvola è dovuta soprattutto alla
volontà di rendere più agile il business, citata come prima motivazione dal 32% degli intervistati. Il 14% mirava invece a incrementare l’innovazione, una pari percentuale a ridurre i costi e il 13% a migliorare la scalabilità (nei due sensi, verso l’alto o verso in basso) in relazione ai cambiamenti del business.