A fine marzo Cisco ha presentato i risultati di uno studio
globale tra i manager IT a proposito degli investimenti in strumenti di
collaborazione. Il 77% degli IT manager conta di aumentarli anche se,
stranamente, i loro utenti indicano che le policy aziendali applicate al lavoro
cooperativo ne frena in realtà il successo e la capacità di collaborare. Anzi,
un quarto di essi, di fronte ai “blocchi dei social media” , ha modificato i
computer aziendali e i cellulari per poter continuare a usarli poiché “hanno
bisogno di quegli strumenti per fare il proprio lavoro”.
La ricerca si intitola “Collaboration Nations” ha ascoltato
aziende medie, da 250 addetti in su, e ha coinvolto oltre 2mila utenti e più di
mille manager IT in 10 Paesi al mondo tra cui l’Italia.
Risulta, quindi, che
India e Cina sono quelli dove i manager IT sono più sensibili e propensi
all’adozione di strumenti di collaborazione soprattutto in video conferencing,
web conferencing e telefonia IP.
In generale il 96% dei manager attribuisce valore agli
strumenti d collaboration, il 77% entro ottobre vi investirà e il 56% aumenterà
gli investimenti. I vantaggi attesi riguardano l’efficienza.
Il 69% degli utenti ascoltati utilizza regolarmente
strumenti di collaboration quali video e web conferencing per lavorare meglio.
A frenare il loro entusiasmo sono a volte le incompatibilità degli strumenti, i
formati delle informazioni (voce, video, dati) ma anche le policy aziendali.
Oltre la metà dei manager IT (52%) ha infatti posto blocchi
ai social media. Come risposta la metà degli utenti ammette di ignorare le
policy aziendali e il 27% ha modificato le impostazioni dei device aziendali
per accedere ai social media.
Quali sono i benefici percepiti dagli utenti dagli strumenti
di collaborazione?
- Il 45% degli utenti nota una maggiore produttività ed efficienza;
- il 40% sottolinea
che aiutano a risolvere i problemi legati al lavoro;
- il 31% dice che accelerano
i processi decisionali.
Nell’elenco dei desideri, invece, ci sono:
- più semplicità
nell’uso (58%),
- possibilità di comunicare ovunque e in qualunque momento (45%),
- più funzionalità (37%).
C’è un rovescio della medaglia:
- il 46% comunque sottolinea
che nonostante la collaborazione alla fin fine le decisioni le prende il
vertice aziendale
- e il 39% pensa che a volte i colleghi non siano disposti a
condividere ciò che sanno anche se non influirebbe sulle loro carriere.
Insomma, chi sa preferisce tenerselo per sé. Non proprio il
massimo dello spirito collaborativo.
Oltre la metà dei manager IT (52%) ha infatti posto blocchi
ai social media. Come risposta la metà degli utenti ammette di ignorare le
policy aziendali e il 27% ha modificato le impostazioni dei device aziendali
per accedere ai social media.
Quali sono i benefici percepiti dagli utenti dagli strumenti
di collaborazione?
- Il 45% degli utenti nota una maggiore produttività ed efficienza;
- il 40% sottolinea
che aiutano a risolvere i problemi legati al lavoro;
- il 31% dice che accelerano
i processi decisionali.
Nell’elenco dei desideri, invece, ci sono:
- più semplicità
nell’uso (58%),
- possibilità di comunicare ovunque e in qualunque momento (45%),
- più funzionalità (37%).
C’è un rovescio della medaglia:
- il 46% comunque sottolinea
che nonostante la collaborazione alla fin fine le decisioni le prende il
vertice aziendale
- e il 39% pensa che a volte i colleghi non siano disposti a
condividere ciò che sanno anche se non influirebbe sulle loro carriere.
Insomma, chi sa preferisce tenerselo per sé. Non proprio il
massimo dello spirito collaborativo.