25/03/2017 di Redazione

Pmi: il lavoro si cambia con tecnologia e creatività

Per il 96% dei professionisti delle Pmi europee (e dell'area Emea), il proprio modo di lavorare è destinato a cambiare nell'immediato sotto la spinta della rivoluzione tecnologica. Lo racconta una ricerca di Ricoh e Coleman Parkes

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Travolti dal cambiamento, nel bene e nel male. La tecnologia ha portato e sempre più porterà degli scossoni, se non dei veri e propri terremoti, sul posto di lavoro, trasformando i modelli aziendali (il business, si direbbe all'inglese) ma anche l'attività quotidiana di chi sta in azienda. Ne è convinto ben il 96% degli intervistati – 2.000 dipendenti di piccole e medie imprese di una ventina di Paesi di area Emea, Italia inclusa – di un'indagine commissionata da Ricoh Europe a Coleman Parkes. La ricerca, titolata “World of change”, ha voluto sondare quale fosse la percezione del cambiamento trainato dal digitale nelle aziende comprese fra i 50 e i 500 dipendenti. Il cuore dell'imprenditorialità europea.

Ebbene, appena il 4% degli interpellati ritiene che il proprio ruolo in azienda non sia destinato a modificarsi nei prossimi anni sotto la spinta di fattori come la rivoluzione digitale, l’incertezza economica e l’evoluzione normativa. L'accettazione del cambiamento ha per lo più connotati positivi, dato che solo il 12% dei professionisti delle Pmi prefigura un calo delle opportunità professionali durante il 2017, mentre un buon 57% addirittura stima che la propria organizzazione rafforzerà la propria posizione di mercato. Come? La tecnologia, secondo quanto emerso dall'indagine, può favorire tutto questo, meglio se affiancata da una dote tipicamente umana quale la creatività. Il giusto mix dei due ingredienti, insomma, farà la differenza.

Per il 57% degli intervistati, in particolare, l'azienda potrà diventare più creativa grazie all'ingresso di nuove risorse, mentre il 62% suggerisce di puntare su un maggior impiego delle tue nuove tecnologie a supporto dei processi. Una quota quasi analoga, 64%, crede che le tecnologie più innovative miglioreranno la collaborazione fra colleghi e le comunicazioni.

 

 

Le medie imprese europee si trovano ad affrontare importanti sfide legate ad esempio a cambiamenti nei ruoli”, ha commentato David Mills, Ceo di Ricoh Europe. “Nonostante ciò, l’attuale periodo di trasformazione non dovrebbe essere visto come una minaccia. L’incertezza economica è probabilmente destinata a continuare e le medie imprese devono riuscire a fronteggiarla. I lavoratori sono consapevoli della situazione e vorrebbero disporre degli strumenti necessari. In questo contesto la collaborazione diventa sempre più importante e le soluzioni digitali, come ad esempio le lavagne cognitive, supportano i nuovi ambienti di lavoro”.

L'analista Louella Fernandes, associate director di Quocirca, ha sottolineato invece l'importanza di una visione lungimirante: “Senza una precisa strategia relativa alla gestione delle informazioni le aziende si trovano in difficoltà. È quindi importante che sviluppino da subito una strategia digitale a lungo termine”.

 

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