13/08/2014 di Redazione

Poche quote rosa in Apple: è al 70% una società di uomini

Il primo report sulla diversity aziendale rilasciato dalla società di Cupertino evidenzia come dei 98mila dipendenti solo il 30% sia di sesso femminile, e ancora meno siano le donne incluse fra i dirigenti. Poco spazio anche alla diversità etnica, nonosta

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Nel caso gli scandali sulle condizioni di lavoro della Foxconn non fossero bastati, Apple adesso si cruccia per le quote rose. Il primo rapporto sulla diversity aziendale realizzato dalla società di Cupertino ha, infatti, evidenziato una proporzione non certo equa fra i dipendenti dei due sessi: su una forza lavoro di 98mila persone, il 70% sono uomini. E la situazione peggiora se si considera solo il gruppo dei dirigenti (fra cui le donne sono il 28%) oppure i dipendenti che lavorano fuori dagli Stati Uniti (20%).

Apple non è messa meglio quanto a diversity etnica, dal momento che soltanto il 7% dei dipendenti è di colore e solo il 6% è ispanico; per avere un’idea, si pensi che negli Stati Uniti, secondo i dati di US Census, i bianchi rappresentano il 63% della popolazione mentre gli ispanici sono il 17% e gli afroamericani il 13%. Questo trionfo del “white male American” purtroppo non stupisce, ma anzi trova conferma in società come Google, Yahoo, Facebook e Twitter, affondando in cause socio-economiche e culturali complesse da analizzare. E tuttavia non può essere ignorato né per ragioni etiche né – più cinicamente – di immagine.

Tim Cook lo sa bene, tant’è durante il suo mandato di Ceo ha promosso il cubano Eddy Cue al ruolo di vice president della divisione Internet software and services, e ha nominato Angela Ahrendts (in precedenza amminsitratore delegato di Burberry) a capo della divisione retail di Apple. Susan Wagner, dirigente di BlackRock, ha invece sostituito Bill Campbell nel Consiglio di Amministrazione della casa di Cupertino.

Angela Ahrendts è l'unica donna del board di Apple

Azioni isolate, che però non bastano a riequilibrare uno scenario costruitosi nel tempo. Cook lo ha ammesso esplicitamente: “Non sono soddisfatto dei numeri di questo report. Per noi non sono nuovi, e abbiamo lavorato duramente negli ultimi tempo per migliorarli. Stiamo facendo progressi, e siamo impegnati per diventare innovativi nella promozione delle diversity così come lo siamo nello sviluppo dei nostri prodotti”.

Nel medesimo report si evidenzia anche l’impegno umanitario di Apple in diverse iniziative, con milioni di dollari donati a favore dell’educazione o di organizzazioni come Human Rights Campaign e il National Center for Women & Information Technology.

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