23/04/2015 di Redazione

Privacy, i repubblicani Usa vogliono prolungare il Patriot Act

Il senatore Mitch McConnell, leader della maggioranza della camera alta statunitense, avrebbe preparato un emendamento per allungare gli effetti della Section 215 fino al 2020. È uno dei punti più controversi del dispositivo di legge introdotto nel 2001,

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Con la Rule 14 si potrà allungare la Section 215 fino al 2020. Detta così, potrebbe sembrare quasi una specie di rompicapo o di una procedura informatica. Niente di tutto questo, perché si tratta in realtà di una cosa riguardante la privacy di milioni di persone. Per la precisione dei cittadini statunitensi. Secondo alcune fonti giornalistiche Usa, infatti, il senatore repubblicano del Kentucky Mitch McConnell, leader della maggioranza del Senato a stelle e strisce, avrebbe preparato un emendamento che prorogherebbe gli effetti della Section 215 del Patriot Act fino alla fine del decennio. Senza modifica, il provvedimento terminerebbe il primo giugno di quest’anno. Il Patriot Act è quel dispositivo di legge federale, contestato da più parti e introdotto dopo l’attacco alle Torri Gemelle, che ha rafforzato il potere dei corpi di polizia e di spionaggio statunitensi per ridurre il rischio di attacchi terroristici negli Stati Uniti. Tra le peculiarità più controverse della legge, si trova anche la possibilità di effettuare intercettazioni telefoniche con maggiore libertà.

Ed è proprio questo aspetto ad aver sollevato, negli anni, critiche pesanti. Molti osservatori ritengono infatti che il governo, tramite agenzie specializzate come la Nsa, ne abbia approfittato, avviando grazie alla Section 215 un programma massiccio di raccolta dati e andando così ben al di là delle finalità antiterroristiche. Il caso di Edward Snowden insegna. Sfruttando l’opportunità della Rule 14, il senatore McConnell potrebbe far approdare il suo emendamento direttamente nella camera alta, bypassando così il procedimento standard in commissione.

Nei corridoi del potere statunitense è quindi guerra aperta tra repubblicani e democratici, con i primi notoriamente a favore di pratiche antiterrorismo invadenti e aggressive, che potrebbero però comportare rilevanti compressioni della libertà individuale. In realtà, un gruppo bipartisan di politici starebbe lavorando a un’altra bozza di legge che dovrebbe superare il Patriot Act, mettendo così la parola fine in modo definitivo anche allo strapotere della National Security Agency.

 

 

Secondo il National Journal, è possibile che l’emendamento di McConnell potrà trovare spazio soltanto se la riforma non dovesse andare in porto entro il primo giugno 2015. Ma si tratterebbe comunque di un’opzione poco probabile, visto che i repubblicani dominano in Senato e già l’anno scorso McConnell tentò un blitz analogo, sventato però dall’intervento di Patrick Leahy, uno dei democratici più in vista presenti nella Commissione Giustizia. Non resta che attendere gli sviluppi della vicenda, non potendo tralasciare le parole di chi considera l’emendamento “un pugno nello stomaco” per tutti i cittadini preoccupati dalle possibili intrusioni governative nelle loro vite.

 

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