29/04/2014 di Redazione

Professionisti It al bivio: si cambia approccio

Il 37% dei budget legati alla tecnologie non passano dal controllo dei reparti It, mentre otto dirigenti c-level su dieci preferiscono prendere decisioni senza coinvolgere l’It. Quest'ultimo, per contro, dovrà assumere sempre di più un ruolo consulenziale

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Rischiano di essere scavalcati, ma soltanto se non cambieranno strategia: sono i professionisti It che lavorano in azienda. Figure che, da un lato, assumono sempre più un ruolo anche manageriale e decisionale, accanto alle mansioni tecniche; ma che dall’altro sempre più tendono a non essere coinvolte in molti processi di business. È il quadro, ambiguo, emerso da una ricerca commissionata da Avanade e condotta da Wakefield Research, lo scorso febbraio su un campione di 1.003 dirigenti di livello C, dirigenti di business unit e responsabili It di grandi aziende in Italia, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Malesia, Paesi Bassi, Norvegia, Singapore, Sud Africa, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.



Il dato di fondo è chiaro: i budget di tecnologia e i processi decisionali stanno sempre più scivolando fuori dal perimetro di competenza dei reparti It. Attualmente, considerando la media di tutti i Paesi osservati nella survey, il 37% della spesa tecnologica viene effettuata al di fuori dei reparti It. Il motivo? Il 79% dei manager c-level (e in Italia il dato sale all’85%) ritiene di poter prendere decisioni migliori e più velocemente se l’It non viene coinvolto.
 
Da tecnici a consulenti
Questo non significa, in ogni caso, che l’It stia perdendo di importanza. Al contrario, a detta di Avanade sta prendendo piede un approccio diverso, più “consulenziale”, tale per cui lo staff It periodicamente si consulta con le diverse aree aziendali per comprendere meglio le loro necessità e obiettivi, e dunque per identificare quali servizi It (interni, esterni o disponibili attraverso partner) possano rispondervi. Attualmente, già più di un terzo, il 35%, dei reparti It delle aziende intervistate opera con questa modalità.

Fra queste realtà, il 58% ha manifestato l’intenzione di estendere ulteriormente, nei prossimi dodici mesi, il ruolo dell’It come “services broker”, e in Italia la percentuale sale al 74%. Inoltre, il 68% (74% in Italia) delle aziende ha ammesso che oggi il proprio reparto It contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di business più di quanto non accadesse tre anni fa.

Il crescente ruolo consulenziale dell’It si manifesta non solo all’interno dell’azienda, ma anche nel rapporto fra questa e i suoi partner esterni, fornitori o clienti che essi siano. L’83% degli intervistati (80% in Italia), infatti, è favorevole al fatto che il personale It si relazioni direttamente con importanti clienti e partner in qualità di consulente, mentre il 66% (70% in Italia) si dichiara intenzionato a impiegare il personale It come consulente aziendale entro i prossimi dodici mesi. 

Un It a due velocità
Come mettere in pratica questo cambiamento? I dirigenti desiderano che l’It sviluppi competenze in alcune aree chiave, in testa il cloud (citato al primo posto dal 44% degli intervistati) e i servizi di system integration (43%); in Italia al primo posto si attesta la system integration (44%), seguita dai servizi di compliance, security e privacy (40%), dallo user experience design (38%) e soltanto al quarto posto dal cloud (36%).

“Il ribaltamento del controllo sulle decisioni in materia di tecnologia e budget ha creato una vera e propria tensione tra l’area It e i decisori aziendali”, dichiara Anna Di Silverio, amministratore delegato di Avanade Italy, “pertanto è necessario che l’It ripensi al proprio approccio, acquisendo nuove abilità per accrescere la propria influenza. Le aziende lungimiranti stanno posizionando il personale IT in un ruolo più consulenziale e, rispetto al passato, ne riscontrano un maggiore contributo nella realizzazione degli obiettivi e nel miglioramento dei risultati di business”.

Il cloud è la prima area in cui i professionisti It dovranno sviluppare più competenze


Non tutto, in ogni caso, si muove rapidamente nel mondo delle professioni It. Nonostante i cambiamenti di cui abbiamo parlato, il tempo dedicato alla gestione e alla manutenzione dei vecchi sistemi di legacy continua a occupare l’agenda del personale It e il 36% del suo tempo. Si è creato, così, una sorta di scenario It “a due velocità”: in cui il personale It deve occuparsi dell’assistenza ai sistemi legacy e al contempo garantire un’innovazione costante per far fronte alla concorrenza.

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