23/11/2017 di Redazione

Proofpoint acquisisce Cloudmark e apre in Italia

E-mail, social network e reti mobile sono i fronti oggi più sfruttati per diffondere nuove minacce e lì si concentra l’attenzione dello specialista americano, distribuito nel nostro Paese da Exclusive Networks.

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Il mercato della sicurezza si conferma fra quelli a maggior tasso di crescita, grazie alla costante evoluzione delle minacce e delle tecniche d’attacco a reti e dispositivi. Nonostante un affollamento già evidente, proprio questo dinamismo apre prospettive per gli operatori più preparati a contrastare malintenzionati sempre più raffinati e capaci di attirare in trappola utenti poco avveduti. Proofpoint può sembrare un nome nuovo per l’Italia, visto che l’apertura della presenza diretta risale al settembre di quest’anno, ma si tratta di una realtà nata nel 2002 (fondata da Eric Hahn, ex Cto di Netscape) e oggi al sesto posto nel mondo per capitalizzazione fra gli specialisti del comparto: “Registriamo una crescita da 56 trimestri consecutivi”, fa notare Ryan Kalember, Svp Cybersecurity Strategy di Proofpoint, “abbiamo chiuso lo scorso esercizio con un giro d’affari di 375 milioni di dollari, occupiamo oltre 1.800 persone e abbiamo uffici in 13 Paesi”.

La volontà di espansione della società è dimostrata non solo da una più consistente presenza estera (dove per ora si ricava il 15% del fatturato totale, da una clientela globale che ha superato le 5.000 unità e dal 20% delle revenue investito in R&D, ma anche da un’operazione come l’acquisizione di Cloudmark, appena messa a segno per un valore di 110 milioni di dollari. La società rilevata è specializzata nella sicurezza delle infrastrutture di messaggistica di operatori mobili e Internet Service Provider.

Al centro della proposta si trova Global Threat Network, una rete composta da circa un milione di utenti che segnalano la posta indesiderata ricevuta e alimentano così una base di telemetria destinata a identificare nuove minacce. Questa piattaforma sarà integrata nell’offerta Nexus di Proofpoint, per arricchire i prodotti Email Fraud Defense e Domain Discover Product. L’acquisizione dovrebbe far crescere di almeno 20 milioni di dollari l’attuale giro d’affari nel 2018.

 

 

Falsificazione di identità e attacco alle persone: così evolvono i pericoli

Modalità vecchie e nuove di attacco contribuiscono a innalzare costantemente il livello di attenzione per aziende e utenti: “Il nostro più recente report”, riprende Kalember, “evidenzia come nell’ultimo trimestre il volume di e-mail nocive sia cresciuto dell’85%, con un’esplosione di attacchi provenienti da Url dannosi. Ma se il ransomware ha costituito quasi il 64% di tutto il malware registrato nel periodo, crescono minacce come i trojan dei servizi bancari o l’utilizzo dello spoofing, ovvero la falsificazione di indirizzi Ip e Dns per inviare notifiche fasulle su programmi come quelli SaaS. Spesso si attaccano le divisioni finanziarie delle aziende facendo social engineering per carpire informazioni per esempio sul modo in cui si movimenta il denaro. Queste frodi sono più difficili da rilevare, perché non ci sono allegati sospetti e richiedono tecnologie di machine learning come quelle che noi utilizziamo”.

In sostanza, a strumenti tradizionali come il phishing o il Ddos, si affiancano nuove metodologie d’attacco sempre più subdole, che puntano a ingannare le persone, spesso in modo mirato per ruolo aziendale, anche attraverso i social media o il traffico mobile. A questo insieme di problemi intende dare risposta Proofpoint, con la presenza diretta in Italia appena avviata.

Oggi siamo in tre, ma diventeremo sei già entro fine anno, con competenze sia in direzione tecnica che commerciale”, illustra Luca Maiocchi, regional sales manager della società. “Facciamo leva sul nostro distributore Exclusive Networks, ma stiamo costruendo la nostra rete di partner e system integrator, cercando in modo particolare realtà preparate ad affrontare temi come la social media protection. L’esperienza che abbiamo acquisito a livello internazionale ci consente di replicare pratiche di successo anche in Italia”.

 

Luca Maiocchi, regional sales manager di Proofpoint

 

L’offerta di Proofpoint si basa su un modello di vendita essenzialmente di tipo SaaS, per garantire il costante aggiornamento della soluzione, soprattutto oggi in direzione del social engineering e della protezione degli ambienti cloud.

 

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